Anche quest’anno il Comune di Buccinasco aderisce alla campagna #indifesa lanciata dall’associazione Terre des hommes in occasione della Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze
(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 11 ottobre 2018 – Ci sono le bambine costrette a matrimoni precoci, ci sono le baby modelle (oltre 2 mila in Italia) la cui dignità è spesso calpestata. Ci sono le vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Le bambine che non hanno accesso alle tecnologie e quelle colpite da sexting e cyberbullismo. Le vittime di violenza fisica, 70 milioni di ragazze (una su quattro) al mondo nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 19 anni: per quelle non ancora sposate, le botte e i maltrattamenti vengono dalle mani di parenti, mentre tra le ragazze sposate l’autore della violenza è il marito o l’ex partner. La violenza sui minori, in particolare su bambine e ragazze, è in crescita anche in Italia. Lo scorso anno le vittime sono state 5.788 (con un aumento dell’8% rispetto al 2016) e le fattispecie di reato sono molteplici mentre il luogo dove la violenza assume una connotazione prettamente femminile è il “corpo” delle bambine e delle ragazze.
Lo rileva il dossier curato dall’associazione Terre des hommes che anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze (11 ottobre), ha lanciato la campagna #indifesa: “A un mondo fatto di aggressività e prevaricazioni – sostiene l’associazione – vogliamo rispondere con un gesto rivoluzionario con lo sguardo rivolto alle bambine e alle ragazze di domani: l’11 ottobre vogliamo lanciare fiori di bellezza e di gentilezza contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere”.
“Anche quest’anno – dichiara Grazia Campese, assessora alle Pari opportunità – il nostro Comune ha aderito simbolicamente alla campagna di Terre des hommes contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere. Il dossier sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo conferma la necessità di raddoppiare gli sforzi su alcuni assi fondamentali: ascoltare e monitorare, fare rete, innovare i linguaggi e formare mettendo al centro ragazze e ragazzi, bambine e bambini, costruendo sulla loro partecipazione e sul loro protagonismo perché solo così educheremo cittadini consapevoli in grado di superare la violenza e gli stereotipi. Questo deve essere e sarà il nostro impegno”.