CERNOBBIO. WMF 2018, NUMERI DA RECORD PER LA VII EDIZIONE

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Prima giornata del World Manufacturing Forum 2018, l’evento internazionale sul manifatturiero che da quest’anno si tiene stabilmente a Cernobbio. Numeri record per questa settima edizione: 30 gli speaker internazionali (sui 45 totali) che si alternano sul palco di Villa Erba e circa 900 partecipanti provenienti da oltre 40 Paesi. Numeri più che confortanti per la neonata World Manufacturing Foundation (fondata da Confindustria Lombardia, Intelligent Manufacturing System e Politecnico di Milano) che certificano la dimensione globale ormai raggiunta dal World Manufacturing Forum.

 

Il Presidente della World Manufacturing Foundation Alberto Ribolla, intervenendo in apertura del WMF, nel comunicare alla platea vision e mission della fondazione oltre alle tre attività strategiche della stessa, (la produzione del WMF Report, l’organizzazione del WMF con cadenza annuale e l’organizzazione di Regional events di disseminazione),  ha posto l’accento sull’approdo naturale che “il WMF ha trovato sbarcando stabilmente a Cernobbio, a causa della secolare vocazione manifatturiera dell’Italia e in particolare della Lombardia, uno dei quattro motori d’Europa”. Ringraziando i soci fondatori della WMFoundation, i partner e i supporter del WMF, Ribolla ha ricordato che “la manifattura dà benessere alle persone, un benessere sociale ed economico, per questo motivo rappresenta il miglior investimento in termini di risorse, idee e sinergie che si possa fare per garantire un futuro sostenibile e equo alle popolazioni. Per questo occorre generare e disseminare cultura d’impresa a livello globale, scopo principe della WMFoundation”. Ribolla ha infine ringraziato Regione Lombardia, partner strategico della prima ora, e la Commissione Europea per il supporto che hanno garantito e garantiranno alla Fondazione.

Tra le novità introdotte nell’edizione 2018 la più attesa era la presentazione del primo WMF Report sul manifatturiero ‘2018 World Manufacturing Forum Report – Recommendations for the Future of Manufacturing’, documento al quale hanno lavorato 30 esperti mondiali e per il quale sono stati consultati più di 150 documenti di policy e che avrà un ruolo centrale nelle attività della Fondazione.

Nel report, presentato in apertura di forum da Marco Taisch, WMF Scientific Chairman, il manifatturiero viene definito come un architetto per la prosperità sociale che può aiutare i Paesi a sviluppare altri importanti settori della loro economia e creare una crescita economica positiva. Ma, mentre il manifatturiero gioca un ruolo vitale nella comunità globale, vi sono numerose sfide future da affrontare. Tra queste i mutamenti dei megatrend sociali, l’esigenza di skill specifiche, la digitalizzazione di tutta la filiera, la necessità di creare dei nuovi ecosistemi manifatturieri urbani, la iper-personalizzazione del manifatturiero, i cambiamenti demografici e climatici, e tanti altri.

E sono sfide che il WMF Report propone di affrontare attraverso una serie di azioni specifiche:

 

– Coltivare una percezione positiva della produzione

– Promuovere l’educazione e lo sviluppo delle competenze per il benessere della società

– Sviluppare politiche efficaci per sostenere iniziative imprenditoriali globali

– Rafforzare ed espandere le infrastrutture per consentire la produzione orientata al futuro

– Incoraggiare gli ecosistemi per l’innovazione manifatturiera nel mondo

– Creare ambienti di lavoro attraenti per tutti

– Progettare e produrre prodotti orientati socialmente

– Assistere le PMI con la trasformazione digitale

– Esplorare il valore reale della produzione cognitiva basata sui dati

– Promuovere l’efficienza delle risorse e le politiche ambientali specifiche per paese

 

Sul palco di Villa Erba, in plenaria, si sono poi alternati numerosi ospiti, rappresentanti delle istituzioni nazionali e internazionali e del mondo dell’industria globale. Tra questi:

Marco Bonometti, Presidente di Confindustria Lombardia, Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia, Michele Geraci, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Italia, Signe Ratso, Commissione Europea – DG Ricerca e Innovazione, Mike Lackey, SAP, Julien Tognola, Ministero Economia e Finanza Francia Marco Lavazza, Lavazza, Luc Triangle, IndustriAll Europe, Ralf Michael Wagner, Siemens, Jayson Myers, Next Generation Manufacturing Canada, Jorge Ramos, Embraer.

Tanti i temi approfonditi nel corso della prima giornata del World Manufacturing Forum:

‘Le priorità dell’innovazione nel mondo dal 2030’, ‘L’industria manifatturiera come valore aggiunto per la società’, ‘Politiche internazionali per lo sviluppo del manifatturiero avanzato e la cooperazione globale’, ‘Risolvere le sfide delle competenze nel manifatturiero: creare un mercato delle competenze’.

Numerosi gli interventi in programma nella giornata conclusiva del World Manufacturing Forum di venerdì 28 settembre, tra gli altri: Li Yong, UNIDO, Vincenzo Boccia, Presidente Confindustria, Massimo Garavaglia, viceministro all’Economia e Finanze, Pichet Durongkaveroj, Ministro dell’Economia digitale e Società della Thailandia, Ilijana Vavan, Kaspersky, Fabio Borsotti, Leonardo, Flemming Besenbacher, Carlsberg.

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA LOMBARDIA MARCO BONOMETTI

‘Le imprese lombarde, così come tutto il sistema Confindustria, hanno risposto in modo straordinario a questo evento internazionale, sia in termini di partecipazione che di coinvolgimento. L’intento di Confindustria Lombardia nel puntare sul World Manufacturing Forum è valorizzare il manifatturiero lombardo e italiano in un contesto globale, con alla base di tutto un obiettivo culturale: evidenziare il ruolo fondamentale giocato dall’impresa nel creare benessere e prosperità all’interno della società. I destini delle aziende e quelli delle persone che vi lavorano sono strettamente collegati, vanno di pari passo. Anche per questo motivo, momenti come quelli offerti dal World Manufacturing Forum hanno un ruolo decisivo nell’indicare la strada ad aziende e persone, affinché nessuno venga lasciato indietro in questa fase di cambiamenti epocali che stanno investendo tanto i processi quanto le relazioni sociali e industriali.

Avere sul palco rappresentanti del nostro governo, e istituzioni internazionali, è oltretutto un’opportunità per instaurare un dialogo proficuo con la maggioranza perché, oltre all’impresa è anche compito dello Stato, parallelamente, garantire un benessere crescente ai cittadini. Per questo motivo la creazione di sinergie proficue tra governo e imprese, che mettano la persona al centro, deve essere uno degli obiettivi condivisi sia dal governo che dagli imprenditori, a vantaggio dei cittadini’.

 

Redazione

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