Trezzano sul Naviglio. “Un sacco in meno” per aumentare la raccolta differenziata

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Trezzano sul Naviglio, 10 settembre 2018 – Quanti rifiuti buttiamo nel sacco generico (frazione secca) e potremmo invece destinare ad altro? Al via per 12 mesi la sperimentazione su 1500 utenze trezzanesi con l’obiettivo di aumentare la percentuale dei materiali recuperabili: controllando in modo puntuale la frazione secca, si intende abituare i cittadini a prestare più attenzione, differenziare meglio e diminuire così la quantità di rifiuto secco residuo avviato al termovalorizzatore. Il progetto è stato presentato alla Commissione consiliare Territorio il giorno 5 settembre, mentre mercoledì 12 settembre è in programma l’incontro di presentazione ai cittadini al Centro Socio Culturale di via Manzoni. Alle utenze interessate sarà anche inviata una lettera con tutte le indicazioni e dall’8 al 20 ottobre si potrà ritirare il kit dei sacchi presso il Centro Socio Culturale

“Si tratta di una sperimentazione importante con un obiettivo ambizioso – spiega l’assessore alle Politiche ambientali Cristina De Filippi – ossia ridurre l’indifferenziato del 20%. Un ottimo servizio all’ambiente, al futuro dei nostri figli e alle nostre tasche. I costi per smaltire i rifiuti indifferenziati, infatti, sono molto elevati e solo diminuendone la quantità, è possibile contenere la spesa e di conseguenza abbassare le tariffe. In prospettiva, quindi, con il sistema di rilevazione puntuale, anche la tariffa diventerebbe ‘personalizzata’: in pratica chi più differenzia, meno paga”.

Come funziona? La modalità di raccolta resta invariata ma il conferimento del rifiuto secco dovrà essere effettuato obbligatoriamente con i sacchi specifici forniti a ciascuna utenza. Ad ogni famiglia sarà distribuita una dotazione di nuovi sacchi di colore blu semitrasparente che terrà conto del numero dei componenti del nucleo familiare. In questi sacchi dovrà essere conferita la frazione secca: sono provvisti di microchip con codice identificativo associato a ogni utente. Nel giorno del ritiro dell’indifferenziato verrà automaticamente rilevato il codice identificativo del sacco e registrata l’effettiva quantità di conferimenti effettuati da ogni nucleo familiare. Saranno infatti impiegati mezzi Amsa allestiti con GPS e integrati con lettori RFID per georefenziare i dati e leggere i tag codificati sui sacchi. Nel periodo sperimentale sugli eventuali sacchi anomali verrà apposto un adesivo indicante la modalità difforme da quanto previsto (se non ritirati dall’utente, saranno comunque prelevati al turno successivo di raccolta).

Chi e quando? Saranno coinvolti il quartiere Borgo e il quartiere Zingone, in tutto 1500 unità tra utenze domestiche e non domestiche) a partire dal 29 ottobre. Nel dettaglio le vie coinvolte sono: Manzoni, Mazzini, Monti, Pacinotti, G. Reni, Rossini, F. Sala, Tito Livio, Turati, G. Verdi, Verga, Vicolo Manzoni, Bramante, Carducci, Alfieri, Como, Giusti, Lecco, Morona (da via Cavour a via Brunelleschi da entrambi i lati, dal civico 6 al 30 e dal civico 7 al 47), Gramsci (da via Mazzini a via Verdi da entrambi i lati, dal civico 11 al 19). La produzione del rifiuto indifferenziato conferito dai residenti sarà contabilizzato mediante la fornitura di sacchi specifici dotati di tag RFID nella quantità necessaria. In pratica a ogni utente sarà fornita la quantità di sacchi ritenuta sufficiente per la raccolta del rifiuto indifferenziato e ogni sacco sarà dotato di un codice associato all’utenza.

 

Redazione

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