(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 6 settembre 2018 – Lo scorso 26 luglio una inchiesta delle Procura di Milano ha portato all’arresto di Massimo Lettieri, presidente della Cooperativa RiMaflow, accusato con la cooperativa stessa di “traffico illegale di rifiuti” e “associazione per delinquere”.
Un duro colpo per l’esperienza autogestita della fabbrica RiMaflow in uno dei settori importanti del suo impegno: quello per il recupero e il riciclo, per salvaguardare territorio e ambiente.
Mentre il Presidente, dopo 40 giorni, è ancora in carcere a Salerno, le lavoratrici e i lavoratori della fabbrica recuperata Ri-Maflow – tra mille difficoltà conseguenti all’inchiesta (in particolare al sequestro preventivo del conto corrente della cooperativa) continuano il loro lavoro e anzi lo rilanciano. E la fabbrica di via Boccaccio a Trezzano SN è ancora uno spazio aperto per tante iniziative artigiane, culturali, sociali.
“Per difendere Massimo Lettieri e la Cooperativa Ri-maflow, e per ristabilire le nostre ragioni, il nostro impegno, la nostra credibilità etica e sociale – centinaia di persone e realtà associative hanno promosso un appello (www.rimaflow.it) e una sottoscrizione per sostenere la Cooperativa, Massimo e la difesa processuale”.
Di tutto questo se ne discuterà domenica 9 settebre, dalle ore 16.00 alla Ri-Maflow in via Boccaccio 1 a Trezzano SN – in un’assemblea pubblica alla quale saranno presenti, oltre alle lavoratrici e ai lavoratori della cooperativa, anche firmatari/e dell’appello.
Redazione