Tipologie di autisti: luoghi comuni tra i guidatori

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Milano, 15 marzo 2018 – Diciamo la verità: a quanti di noi non è mai capitato di sbraitare alla guida dell’auto? Nonostante le pubblicità delle diverse case automobilistiche ci presentino sempre scenari idilliaci, con strade perfettamente asfaltate e ridenti paesaggi montani, da percorrere in totale relax alla guida della propria vettura, la realtà è ben diversa. In città come in campagna.

Ci sono infatti tante tipologie di autisti, che mano a mano sono diventate sempre più caricaturali, fino a trasformarsi in veri e propri stereotipi. Auto 500, concessionario per la compravendita di auto usate a Milano, vi propone alcuni dei più divertenti: in fondo, meglio ridere che piangere o arrabbiarsi. Anche quando si è in macchina.

Il maniaco del pulito

Entrando nella sua auto si prova quasi un senso di vergogna per aver calpestato poco prima il suolo pubblico. Ogni angolo della vettura è perfettamente immacolato; se per caso ti  capita di starnutire, il MDP (acronimo di maniaco del pulito, ndr) ti lancia un’occhiata assassina, valutando in una frazione di secondo quanti germi hai sparso per l’abitacolo. Ma c’è un grande vantaggio di questo tipo di guidatore: qualsiasi evenienza, troverai sicuramente un pacchetto di fazzoletti o di salviettine pronto per l’uso.

L’anti-freccia

Volete fare un piccolo esperimento? Guidate anche solo per dieci minuti e osservate quante persone non mettono la freccia prima di svoltare. L’anti-freccia è un tipo di guidatore molto comune: gira a destra o a sinistra con nonchalance e anche con una certa arroganza, senza preoccuparsi in alcun modo di segnalare le sue intenzioni. Quello dell’anti-freccia, in realtà, è anche un interessante mistero: perché non vuole emettere questo semplice segnale? Una questione di rumore? Pigrizia? La risposta non si è ancora trovata. Nel frattempo, meglio mantenere una certa distanza di sicurezza. Si sa mai che abbia in mente di svoltare.

L’inchiodatore

Fermarsi è bene, inchiodare è meglio. Di questo è fermamente convinto l’inchiodatore, il quale anziché frenare con dolcezza arriva fino a pochi centimetri dal paraurti della vettura davanti o al limite della segnaletica a uno stop, a un semaforo oppure a una rotonda per poi bloccare l’auto con marziale risolutezza. Il risultato? Tutte le persone presenti nell’abitacolo sobbalzano con violenza e serpeggia all’interno della vettura uno stato di apprensione: che sarà mai successo? Non ci sono cure per l’inchiodatore: bisogna accettarlo così com’è. L’unica soluzione è attutire i colpi, magari attaccandosi prudentemente alla maniglia sopra il sedile.

L’abbagliatore

Avere una buona visuale, anche al buio, è una condizione essenziale per guidare in tutta sicurezza. Soprattutto nelle strade di campagna, dove spesso l’illuminazione è carente, accendere gli abbaglianti può davvero essere utile per vederci meglio. Il problema si presenta quando si incrociano altre auto. In questo caso, infatti, non solo il galateo ma anche le norme stradali impongono di spegnere gli abbaglianti e accendere gli anabbaglianti. Molti, tuttavia, ignorano con aplomb britannico questa prescrizione, lasciando accesi i fari abbaglianti non solo nel momento in cui transita un’altra vettura nella corsia opposta, ma anche quando si immettono in superstrada o in autostrada. Anche in questo caso, bisogna portare pazienza. Suonare il clacson o fare le luci spesso porta l’abbagliatore a chiedersi semplicemente se gli è planato un orco sul tetto dell’auto.

Lo sportivo

Questa categoria merita soltanto poche righe, definendosi da sé: lo sportivo è colui che compra il SUV per andare a prendere il figlio a scuola, magari percorrendo le strade a una velocità elevata, tanto per tenere in esercizio il proprio bolide. Naturalmente, parcheggia in doppia fila, perché non è capace di fare manovra con un’auto che superi il metro di lunghezza.

Il suonatore

Concludiamo con un’altra specie molto comune di guidatore: il suonatore. Convinto che il suono del clacson sia una dolce melodia, non perde occasione di utilizzarlo, anche laddove non ce n’è bisogno. Si accanisce particolarmente quando scorge davanti a sé un’auto che presenta il cartello “P” sul lunotto posteriore.

Vi ritrovate in qualcuno di questi luoghi comuni? Fateci sopra una risata…ma non dimenticate mai la buona educazione!

AUTO 500 SRL
Via Marostica 2 Ang. V.le Bezzi
20146 Milano (MI)

 

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