Alla ASST di Monza il nuovo primario di Chirurgia ginecologica

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    (mi-lorenteggio.com) Monza, 15 marzo 2018 – La ASST di Monza continua ad arricchirsi di nuove figure professionali d’eccellenza: al San Gerardo, dopo quasi 15 anni di attività presso l’Istituto Europeo di Oncologia, è arrivato il prof. Fabio Landoni in qualità di Direttore della Clinica di Ginecologia.

    Laureato con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano dopo aver conseguito la specialità in Ostetricia e Ginecologia e quella di Oncologia, Landoni ha completato il suo training formativo presso i migliori Centri di Ginecologia chirurgica ed Oncologica europei ed oltre oceano per molti anni. Il suo è un ritorno in quanto aveva già lavorato al San Gerardo, prima di essere chiamato allo Ieo dove negli ultimi anni ha ricoperto la carica di Direttore dell’Unità di Ginecologia Preventiva e dove ha eseguito più di 2700 interventi chirurgici.




    “La ASST di Monza cresce – sottolinea il Direttore Generale Matteo Stocco -. Il prof. Landoni che arriva da una lunga esperienza in una struttura privata accreditata di livello nazionale, porta con sé un bagaglio di esperienze pluriennali e di organizzazione indispensabili per garantire la crescita della nostra ASST”.

    “Il mio ritorno a Monza – sottolinea il prof. Landoni – a ricoprire il duplice ruolo di responsabile del reparto di Ginecologia nonché Direttore della Clinica di Ginecologia dell’Università di Milano Bicocca, mi rende estremamente orgoglioso. Reparto e Clinica, ospedalieri ed universitari hanno lavorato congiuntamente portando in passato la Divisione ad essere un punto di riferimento nazionale ed internazionale. Nel sito del Ministero della Salute degli Stati Uniti alcuni dei nostri studi condotti negli anni Novanta, costituiscono ancora oggi un punto fondamentale ed irrinunciabile nella cura di certi tumori, primo fra tutti quello del collo dell’utero”.

    E ancora: “L’ospedale dispone di professionalità e capacità avanzate che insieme alle collaborazioni scientifiche con centri esteri, (attualmente sono attive collaborazioni con Francia ed America) contribuiranno ad un continuo aggiornamento per i giovani medici e all’ulteriore sviluppo dell’ospedale. È mia intenzione riorganizzare i programmi di prevenzione creando una sinergia con i colleghi impegnati sul territorio per creare una rete preventiva per i tumori, rispettosa degli standard internazionali e che abbia nell’ospedale e nell’università la garanzia di un continuo adeguamento. Il reparto sarà il punto di riferimento per una chirurgia all’avanguardia per le neoplasie ginecologiche, da quelle dell’ovaio a quelle conservative, rispettose del mantenimento di una funzione riproduttiva oltre che di immagine corporea. Non possiamo dimenticare che alcuni percorsi conservativi sono nati al San Gerardo, in questo centro, e solo successivamente trasferiti presso altri nosocomi”.


    Redazione

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