Lombardia. Soccorsi in montagna: sottoscritto protocollo tra Guardia di Finanza e Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico

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    (mi-lorenteggio.com) Milano, 14 marzo 2018 – È stato siglato oggi un protocollo d’intesa tra il Comando Regionale Lombardia della Guardia di Finanza e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo (C.N.S.A.S.), al fine di consolidare e potenziare la collaborazione tra le parti nelle attività operative soccorso in montagna e negli ambienti impervi.

    A firmare l’accordo, nell’interesse reciproco e della collettività, presso la cornice del Salone Riunioni della caserma “Cinque Giornate”, sono stati il Comandante Regionale Lombardia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Piero Burla ed il Presidente Regionale del C.N.S.A.S., Dott. Gianfranco Comi.

    La sottoscrizione del protocollo d’intesa, che mira a ottimizzare un’azione sinergica e programmatica, attraverso la messa in campo di peculiari risorse e consolidati know-how, allinea in maniera sempre più sostanziale la Regione Lombardia alle prescrizioni europee, nel conseguimento della massima efficienza, tempestività e sicurezza negli interventi di ricerca e soccorso delle persone disperse o infortunate in montagna.

    La collaborazione tra il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo (C.N.S.A.S.), di fatto già in essere da tempo, si perfeziona periodicamente grazie all’effettuazione di esercitazioni congiunte che contribuiscono a garantire l’affiatamento del personale e il mantenimento di uno standard operativo sempre più elevato.

    Il protocollo d’intesa, oltre a incrementare la collaborazione, si pone l’obiettivo di integrare le competenze specifiche dei due Corpi. Mentre i componenti del C.N.S.A.S. sono specializzati nel soccorso sanitario in ambiente impervio, sono cioè in grado di stabilizzare e trattare ogni sorta di infortunio in montagna, gli appartenenti al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) rivestono anche la qualifica di ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, che li rende interlocutori qualificati dell’Autorità Giudiziaria, nei casi in cui sia necessario verificare la sussistenza di responsabilità penali.

    Oltre al personale specializzato nel soccorso alpino “tradizionale”, cioè in grado di arrampicarsi in parete per raggiungere gli infortunati o di intervenire in ambienti colpiti da valanghe, il C.N.S.A.S. e il S.A.G.F. dispongono di tecnici di elisoccorso specificatamente addestrati per procedere a recuperi con barella mediante l’utilizzo del verricello, strumento che permette una maggiore rapidità nei soccorsi in ambienti ostili e ospedalizzazione veloce in ogni territorio.

    Gli elicotteri normalmente impiegati nelle attività di soccorso sono quelli del servizio di emergenza 118, ma vengono utilizzati anche velivoli della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese, dotati di specifica configurazione per questo genere di attività.

    Tra le risorse dei due apparati di soccorso è sicuramente da annoverare il comparto cinofilo che grazie alla professionalità tecnica e alla capacità operativa dei propri ausiliari, abilitati ad operare in valanga o in superficie, rappresentano uno strumento indispensabile per ottimizzare i tempi nella ricerca di persone disperse.

    Proprio per valorizzare tutte le componenti che operano nell’ambito del soccorso, alla firma dell’accordo erano presenti anche i vertici dei Comandi Provinciali di Brescia e Sondrio nonché il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Como, dal quale dipendono i mezzi aerei impiegati nel soccorso.

    Hanno altresì partecipato alcuni degli specialisti quotidianamente impegnati nelle attività di soccorso, accompagnati da due unità cinofile per la ricerca in valanga e in superficie.            

    IL C.N.S.A.S.

    Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, nato nel 1954, è una struttura operativa del Club Alpino Italiano, dotata di autonomia organizzativa e funzionale. In Lombardia è costituito da n. 4 Zone di soccorso alpino e da n. 1 Zona di soccorso speleologico, organizzate in 31 stazioni.

    Istituzionalmente provvede, come definito dalla legge 74/2001, al soccorso degli infortunati, dei pericolanti e al recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale, contribuendo alla prevenzione e vigilanza delle attività riguardanti gli sport di montagna e alle attività speleologiche nelle medesime zone.

    Il C.N.S.A.S. Lombardo provvede alla formazione e qualificazione tecnica dei propri soccorritori secondo Piani Formativi conformi agli standard minimi previsti per le diverse qualificazioni dai Piani formativi nazionali del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Allo scopo di garantire interventi e assistenza sanitaria con grande tempestività, direttamente in ambiente alpino o in località isolate e remote, i programmi formativi del C.N.S.A.S. prevedono anche fasi addestrative con le strutture di elisoccorso.

    Le qualifiche tecniche previste per i soccorritori sono quelle definite dal Piano Formativo Nazionale.

    IL S.A.G.F.

    Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza nato nel 1965, è costituito da un organo direttivo, con sede presso il Comando Generale in Roma, un organo tecnico, costituito dalla Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN) e 26 Organi esecutivi, costituiti dalle Stazioni di Soccorso dislocate sul territorio nazionale, delle quali 4 operative in Lombardia, a Sondrio, Bormio, Madesimo ed Edolo.

    I compiti del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) ricomprendono il soccorso in ambienti montani ad infortunati e persone in pericolo, recupero di salme e ricerca di dispersi in neve, ghiaccio, roccia. Interventi che, in caso di necessità, vengono effettuati anche con l’ausilio di mezzi aerei del Corpo. I militari T.S.A.[1] hanno poi specifiche attribuzioni in materia di polizia giudiziaria e amministrativa, connesse l’accertamento di responsabilità penali, la ricostruzione dei fatti relativi a incidenti e sinistri, l’esercizio abusivo della professione di maestro di sci e guida alpina nonché la repressione delle violazioni alla normativa di settore. Tra gli altri compiti si citano il rilevamento dati in collaborazione con altri organismi di soccorso alpino per lo studio e la prevenzione degli incidenti da valanga e il soccorso su piste sciistiche. La delicatezza dei compiti di soccorso e le responsabilità ad essi connesse richiedono che il personale S.A.G.F. si mantenga in costante efficienza con adeguati allenamenti e continuo addestramento.



    [1] Tecnico Soccorso Alpino

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