Saldi invernali: ecco quando cominciano in Lombardia e in tutta Italia

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    (mi-lorenteggio.com) Milano, 28 dicembre 2017 – Da settimana prossima in tutta Italia inizieranno i saldi, di seguito le date per regione.

    Abruzzo: 5 gennaio – 5 marzo;
    Basilicata: 2 gennaio – 1 marzo
    Calabria: 5 gennaio – 28 febbraio;
    Campania: 5 gennaio – 2 aprile;
    Emilia Romagna: 5 gennaio – 5 marzo;
    Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo;
    Lazio: 5 gennaio – 8 febbraio;
    Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio;
    Lombardia: 5 gennaio – 5 marzo;
    Marche: 5 gennaio – 1 marzo;
    Molise: 5 gennaio – 5 marzo;
    Piemonte: 5 gennaio – 28 febbraio;
    Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio;
    Sardegna: 5 gennaio – 5 marzo;
    Sicilia: 6 gennaio – 15 marzo
    Toscana: 5 gennaio – 5 marzo;
    Umbria: 5 gennaio – 5 marzo;
    Veneto: 5 gennaio – 31 marzo
    Valle d’Aosta: 3 gennaio – 31 marzo

    I saldi sono disciplinati da Regione Lombardia con specifici obblighi (definiti da Delibere Regionali). La d.g.r. 14 dicembre 2011, n. IX/2667 stabilisce di fissare come date di inizio:  – per i saldi invernali, il primo giorno feriale antecedente l’Epifania di ogni anno;  – per i saldi estivi, il primo sabato del mese di luglio la durata massima del periodo dei saldi è di sessanta giorni. Per l’anno 2018, i saldi invernali avranno inizio il giorno venerdì 5 gennaio.

    L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.

    Redazione

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