(mi-lorenteggio.com) Rho, 20 dicembre 2017 – Il primo paziente è ragazzo affetto da una rara malattia. Dalla sua abitazione, dove è in cura, i genitori potranno comunicare sempre ed in tempo reale con medici e infermieri dell’Unità Operativa di cure palliative. Il tutto grazie alla “telemedicina specialistica”, uno dei primi progetti in Italia, messo a punto dall’ASST Rhodense che, a seguito di invito a presentare la propria proposta a più operatori economici, ha selezionato Overmob e Samsung Electronics Italia. Una stretta e importante collaborazione che ha permesso di realizzare di una piattaforma tecnologica che consente l’interazione in tempo reale tra i malati terminali, o le loro famiglie, ed il personale medico ed infermieristico presenti sempre nelle centrali operative di Bollate e Rho .
“La presa in carico domiciliare 24 ore su 24, dei pazienti in fase terminale di malattia, si concretizza attraverso un modello gestionale che ha nella continuità di cura tra ospedale e territorio l’elemento qualificante, ed al contempo imprescindibile, per la corretta ed efficace erogazione delle Cure Palliative Domiciliari. L’equipe multiprofessionale della Unità Operativa di Cure Palliative (UOCP) della ASST Rhodense ogni anno assiste a domicilio circa 600 pazienti affetti da patologie inguaribili, ai quali viene garantita gratuitamente la fornitura diretta di ausili, presidi, farmaci ed assistenza medico-infermieristica per tutte le 24 ore L’avvio del progetto di Telemedicina Specialistica, in un paziente pediatrico in carico alla UOCP, rappresenta una risposta efficace al sempre crescente bisogno di continuità di cura nei quadri clinico-assistenziali più complessi, caratterizzati da un più alto grado di fragilità” afferma Michele Sofia direttore del Dipartimento Funzionale Interaziendale di Cure Palliative e Terapia del Dolore dell’Asst Rhodense . “Questo progetto innovativo, applicato in un setting di Cure Palliative Domiciliari, favorisce l’ implementazione ed il miglioramento delle sinergie operative tra Ospedale e Territorio garantendo un modello assistenziale, tecnologicamente avanzato ed innovativo, di presa in carico globale del malato e della sua famiglia" commenta Ida Ramponi direttore generale.
“Abbiamo interpretato lo sviluppo di questo progetto come un’ottima opportunità per mostrare quanto la tecnologia possa davvero contribuire alla qualità della nostra vita, soprattutto nei momenti di maggiore debolezza. Partendo dai requisiti che ci sono stati trasferiti abbiamo sviluppato una soluzione che coniuga in maniera ottimale gli elevatissimi criteri di sicurezza, di affidabilità e di semplicità di utilizzo. Con il lavoro che abbiamo svolto riteniamo di aver raggiunto l’obiettivo di una soluzione capace di connettere i diversi soggetti in modo ottimale, anche in funzione della condizione del paziente, ma che al tempo stesso risulta essere facilmente utilizzabile anche in condizioni di emergenza. Ringraziamo l’ASST Rhodense per il supporto che i medici ed il personale infermieristico hanno fornito durante la fase di sviluppo, senza i loro preziosi consigli non avremmo potuto raggiungere questo risultato. " spiega Raffaele Russi, di Overmob
“Siamo orgogliosi che la qualità dei nostri prodotti sia stata giudicata adeguata ad un progetto di questa rilevanza tecnologica e sociale. La soluzione Samsung Pass ha reso possibile l’autenticazione certa ed univoca degli utenti, anche grazie all’utilizzo di parametri biometrici” afferma Antonio Bosio, di Samsung Electronics Italia.
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