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PRINA: “SALVIAMO IL TICINO E L’AGRICOLTURA DEL NOSTRO TERRITORIO”

(mi-lorenteggio.com) Milano, 19 dicembre 2017 – Il deputato del Partito Democratico Francesco Prina continua la battaglia al fianco del Parco del Ticino e degli agricoltori del territorio per l’innalzamento del livello idrometrico del Lago Maggiore.

In riferimento ai fatti dell’ultima settimana, il deputato dem della Commissione Agricoltura alla Camera dichiara: “Questo modo di agire dell’autorità di bacino distrettuale del Po non tiene conto dell’allarme che il Parco del Ticino lancia ormai da anni. Occorre rispondere alla crisi idrica in cui versa il nostro fiume. Prendo atto che l’autorità di bacino non intende perseguire la strada dell’innalzamento del livello idrometrico del livello del Lago Maggiore portandolo ad almeno +1,50 m sullo zero idrometrico. Una soglia che, studi scientifici, dimostrano adeguata a garantire, senza rischi, il corretto deflusso d’acqua al fiume per tutta la durata dell’anno”.

Prina ha già portato questa tematica all’attenzione del Governo e del Parlamento con quattro interrogazioni al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “La volontà politica del Governo di alzare il livello per un periodo di prova non è stata ascoltata, quindi il Parco del Ticino ha fatto bene ad abbandonare il tavolo – dichiara il deputato –. Le 7 mila aziende agricole dell’Est Ticino non possono essere tenute sotto scacco dagli interessi della lobby alberghiera, interessata a mantenere le ‘spiagge’ vicine alle proprie strutture e a non permettere l’innalzamento del livello del lago anche a discapito di siccità e danni all’agricoltura”.

Il deputato Pd ha presentato una mozione che impegna il Ministero ad assumere le iniziative di competenza per autorizzare il consorzio Ticino ad innalzare il livello del lago Maggiore a +1,50 metri sullo zero idrometrico per tutto l’arco dell’anno; e ad attivarsi presso la Confederazione Svizzera per la revisione del disciplinare del 1940 relativo alla concessione della costruzione, manutenzione ed esercizio dell’opera regolatrice del Lago Maggiore secondo le attuali esigenze. 

“Noi non ci stiamo. In gioco c’è molto di più, la salute della biosfera del fiume azzurro e quella del comparto agricolo del territorio. La mia battaglia e quella del Partito Democratico a fianco del Parco del Ticino e degli agricoltori non si ferma” conclude Prina.

Redazione

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