(mi-lorenteggio.com) Milano, 21 settembre 2017 – A Palazzo Litta, storica dimora nel cuore di Milano, l’incontro tra pubblico e privato crea nuove opportunità culturali per la città e dà vita a un palinsesto multidisciplinare che coinvolge arte, design, fotografia, cinema, musica, poesia, teatro e danza.
Palazzo Litta Cultura è il nuovo spazio culturale per Milano: un progetto ideato dal Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) per la Lombardia e da MoscaPartners, con il patrocinio del Comune di Milano.
La proposta alla città nasce dalla convinzione che il partenariato tra ente pubblico e operatori privati sia una concreta possibilità di coniugare patrimonio culturale e investimenti, idee e conoscenza del territorio, visione e capacità di inclusione e si offre come punto di riferimento e di incontro per le numerose forze creative e culturali della città. Così “ Palazzo Litta Cultura è un nuovo modo di progettare l’offerta culturale per la città: un rapporto collaborativo tra pubblico e privato, che ha lo scopo di aprire al pubblico uno dei più bei palazzi della città e di farlo all’insegna di una proposta i n n o v a t i v a e d i a l t o p r o fi l o ” sostiene Marco Edoardo Minoja, Segretario Regionale MiBACT.
La partnership tra il Segretariato regionale e MoscaPartners, avviata a seguito di un bando pubblico, ha chiamato a collaborare alcune tra le più interessanti realtà culturali di Milano nei settori del cinema, della fotografia e della musica: esterni, MIA Photo Fair Projects e Ponderosa Music&Arts, per offrire alla città un programma organico e insieme indisciplinato che coinvolga le diverse arti in un progetto corale.
"Vogliamo costruire un progetto con un’identità propria all’interno dell’offerta culturale della città. Un luogo in cui vengano in contatto forme d’arte e di spettacolo diverse e dunque pubblici eterogenei si incontrino, ogni volta con un’esperienza interdisciplinare. È da queste occasioni di confronto che nascono le idee" aggiunge Valerio Castelli, fondatore con Caterina Mosca di MoscaPartners.
“Ancora una volta l’incontro tra pubblico e privato mostra tutta la sua forza e si rivela la chiave più giusta per raggiungere grandi risultati. Milano negli ultimi anni ha saputo sviluppare al meglio questa collaborazione e lo dimostra anche oggi con l’apertura di questo nuovo spazio culturale che sono sicuro arricchirà fortemente il palinsesto cittadino” dichiara il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Il senso di apertura verso l’esterno – che vada al di là del luogo fisico deputato, abbracciando l’intera città – si rispecchia nel marchio di Palazzo Litta Cultura, concepito da Studio Fragile di Mario Trimarchi e Frida Doveil: un sistema di identità che, attraverso un reticolo di quadrati colorati, descrive e connette tra loro gli apporti culturali alla base del progetto. “Il marchio di Palazzo Litta Cultura nasce da uno spostamento di equilibri, che fa nascondere la A al riparo delle due T e compone così una miniarchitettura emblematica, da leggere come logotipo o da moltiplicare, per creare, a seconda della scala visiva, la mappa di un’intera città o un Tetris sincopato, specchio della proposta culturale di Palazzo Litta C u l t u r a , a l l o s t e s s o t e m p o i n t e r d i s c i p l i n a r e e i n d i s c i p l i n a t a ” raccontano Mario Trimarchi e Frida Doveil di Studio Fragile.
L’allestimento delle mostre è a cura dello studio aMDL architetto Michele De Lucchi ed è ordinato in elementi modulari che permettono di adattare lo spazio per accogliere le diverse espressioni artistiche durante tutto l’anno. L’incontro tra le varie forme dell’arte e dello spettacolo è la chiave di volta della programmazione degli eventi. Il programma contiene un’offerta coerente con Palazzo Litta e con la sua forte identità. Le attività sono pensate nel rispetto degli spazi, rendendolo di volta in volta riconoscibile e nuovo al tempo stesso per ogni manifestazione.
A ottobre Palazzo Litta Cultura porterà a Milano uno scorcio del Giappone, con la mostra The Yokohama Project 1867-2017, immaginaria conversazione sull’estremo Oriente tra gli artisti Giada Ripa, Felice Beato e Mathilde Ruinart e con le note della compositrice e percussionista Midori Takada che si esibirà il 3 ottobre, a inaugurare la stagione 2017.
Il 13 ottobre in programma il concerto di Damo Suzuki e la proiezione Neverending, documentario sull’artista. Un vero e proprio viaggio in terre lontane che si concluderà il 28 e 29 ottobre con la rassegna Cinematographic Journey. Visioni Giapponesi.
A seguire – 1 e 2 novembre – Pier Paolo Pasolini: Lezioni di Creatività e Come un cane senza padrone, un omaggio a una delle figure protagoniste del Novecento italiano con due giorni di installazioni, proiezioni e performance.
Dal 4 al 12 novembre gli appuntamenti di JAZZMI: concerti, mostre di fotografia e proiezioni video. Le iniziative dell’anno 2017 si concludono a dicembre con un appuntamento a livello internazionale: La prima diffusa della Scala che raccoglie in un unico calendario eventi dedicati all’opera inaugurale della stagione scaligera.