Sostituzione di persona online: +20% di casi in Lombardia nel 2017

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    Milano, 7 settembre 2017 – Negli ultimi 20 anni abbiamo subito un processo di digitalizzazione selvaggia, di informatizzazione di processi ed abitudini che hanno portato un profondo cambiamento sociale e culturale.
    Internet ed i fenomeni ad esso legati, si sono espansi a macchia d’olio in tutto il mondo ed hanno tracciato un solco enorme con le generazioni passate, portando ad una nuova rivoluzione tecnologica.
    Tutto ciò ha avuto conseguenze incredibili, alcune indubbiamente positive, altre assolutamente negative.
    Ad esempio, fino a qualche hanno fa non esistevano le frodi online ed i furti di identità digitale, non c’era il cyberbullismo né il cyberstalking. Oggi invece questo genere di reati rappresentano una consuetudine, una minaccia assolutamente reale. Lo dimostrano i dati raccolti dal Network Emade chat, rete che comprende alcune delle community più frequentate d’Italia tra cui
    Echat e 5Chat.
    Secondo un recente confronto fra i dati raccolti nel primo semestre del 2017 e quelli del 2016, nella regione Lombardia si è registrato un preoccupante aumento di denunce del 20% per il reato di sostituzione di persona online.
    Accade  sempre più spesso, che alcuni utenti localizzati nella regione lombardia “si spaccino” per qualcun’altro condividando informazioni quali numeri telefonici, indirizzi email e foto.

    Siamo passati dal ricevere 1-2 segnalazioni al mese da parte della polizia postale ad una media di 4/5 a settimana. Questo trend negativo coinvolge tutta l’Italia, dalla Campania alla Lombardia, ma anche Lazio, Sicilia e Sardegna.

    Gli esperti del Network Emade hanno commentato con queste parole i dati raccolti ed hanno poi aggiunto maggiori dettagli sulle dinamiche che riguardano questa particolare tipologia di reato:

    Sui nostri siti non è necessario registrarsi, ogni utente può chattare in anonimato semplicemente usando un nick di fantasia. Quel che accade è che molti, per gioco o per vendetta, utilizzano nomi di persone realmente esistenti e si spacciano per qualcuno a loro vicino inserendo annunci di natura sessuale, condividendo foto e numeri di telefono. In genere si tratta di bravate fatte da ragazzini che non sono consapevoli che quel che fanno rappresenta un reato.
    Ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di diffondere i nostri dati, affinché possa essere fatta una corretta informazione.

    Quando avviene una sostituzione di persona, le vittime vengono ovviamente importunate da sconosciuti, e solitamente procedono dopo qualche ora alla denuncia presso la polizia postale.
    Dopo aver sporto denuncia, la polizia effettua la richiesta dei dati riguardanti gli indirizzi iP degli utenti diettamente ai gestori dei siti, ed in breve tempo si avvia l’indagine per risalire ai colpevoli, che vengono identificati in 8 casi su 10.




    Redazione

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