VOCAZIONE INDUSTRIALE – "Il tema della rigenerazione territoriale, associata alla bonifica dei siti contaminati – ha sottolineato Terzi – e’ di particolare rilevanza nel nostro territorio caratterizzato dalla secolare vocazione industriale e quindi interessato da azioni di recupero e riqualificazione ambientale e urbanistica di aree dismesse".
I NUMERI – "In Lombardia queste aree, talora di grandi dimensioni, ex raffinerie, industrie siderurgiche e chimiche – ha proseguito – si trovano spesso in posizioni divenute strategiche nel quadro territoriale e, una volta bonificate, costituiscono una notevole risorsa". Solo in Regione Lombardia sono 977 i siti contaminati, dove sono in corso le attivita’ di bonifica per il risanamento ambientale, di tutte le matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque sotterranee), piu’ di 1451 i siti potenzialmente contaminati e 1937 i siti bonificati.
BANCA DATI REGIONALE – "Tutti i siti oggetto di un procedimento di bonifica – ha chiosato l’assessore – vengono censiti nella Banca dati unificata di Regione Lombardia e di Arpa (Agisco – Anagrafe e Gestione Integrata dei Siti Contaminati). Ovviamente, non agiamo da soli, ma in collaborazione con le amministrazioni comunali, provinciali e con Arpa Lombardia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Lombardia), per poter aggiornare in tempo reale le pratiche relative ai siti contaminati".
ESEMPIO VIRTUOSO – "Un esempio virtuoso di collaborazione tra Enti locali e’ rappresentato dall’ex area Falck di Sesto San Giovanni – ha ricordato Terzi – dove sorgera’ la Citta’ della Salute e della Ricerca. Regione Lombardia ha creduto fin dall’inizio in questo progetto e ci sono tutte le condizioni per fare un lavoro straordinario: recuperare un’area dismessa enorme ridandole nuova vita sul piano della scienza, della salute, dell’innovazione, che sono vocazioni del nostro territorio. Questo intervento costituisce un ‘modello lombardo’, di integrazione pubblico-privato – ha concluso l’assessore all’Ambiente – dove il ‘privato’ assume oneri per finalita’ pubbliche e il ‘pubblico’ investe risorse rilevanti".
Redazione