Una affinità artistica che vive nel consapevole rifiuto di una visione illustrativa o di mimesis del mondo naturale a tutto vantaggio di una ricerca tutta immersa in un percorso che, nel caso della scultura di Jano Sicura è dato da un gesto vitalistico capace di realizzare contaminazioni proficue tra gli “oggetti” prodotti e lo spazio delle differenti collocazioni, in un assemblaggio fisico di linee, segni, elementi che mettono a nudo la propria definita struttura. O, come nel caso di Annibale Vanetti, una ricerca in grado di realizzare una pittura che privata dal suo referente naturalistico si fa, non solo gesto pittorico e mentale, ma è in grado, con la sua cromia, di modificare la superficie della tele collocandole in uno spazio assoluto, dentro una sospensione temporale totale. Una riflessione sul fare artistico che privilegia una dimensione simbolica, religiosa, interiore capace di relazionarsi con l’altro, lasciandosi abitare, attraversare dall’arte e dal suo impalpabile mondo. A corollario della mostra, sabato 3 giugno, alle ore 19.00 nel cortile del Castello l’attore Antonio Zanoletti si esibirà nella lettura interpretativa di “Paesaggi – Alessandro Manzoni e la terra lombarda”. La mostra potrà essere visitata il sabato, dalle ore 15.00 alle 19.00, la domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Ingresso libero.
Redazione