Milano, 25 aprile 2017 – Tra i disturbo più comuni che possono colpire l’occhio, due dei più diffusi sono il calazio e l’orzaiolo che spesso vengono confusi che sono patologie con differenza molto evidenti, sintomatologie particolari e cure diverse.
Il calazio è una piccola escrescenza che si forma sulla palpebra di dimensioni varie, ma solitamente intorno ad un centimetro in prossimità della radice delle ciglia e che si manifesta per la maggiore con un rigonfiamento della zona e un colore rossastro provocando il più delle volte dolore. Si tratta nello specifico di un’infiammazione cronica della ghiandola di Melibormio che ha il compito di secernere lo strato più esterno del film lacrimale, con funzione di difesa dell’epitelio corneale, e di mantenimento del corretto livello d’idratazione della cornea. L’occlusione dei condotti di questa ghiandola produce un’infiammazione che causa un accumulo di sebo e quindi la formazione di una vera e propria cisti che nel momento in cui si cicatrizza crea appunto il calazio.
I sintomi del calazio come detto in precedenza sono in rigonfiamento di una parte della palpebra, fastidio, arrossamento della zona adiacente con la formazione di una crosta e talvolta anche del dolore. Solitamente il calazio sparisce autonomamente in qualche mese ma è possibile accelerare la guarigione effettuando degli impacchi di acqua tiepida che permettono ai condotti di liberarsi dal muco. Può capitare nei casi più gravi (quando l’infezione aumenta) di dover essere necessario effettuare un piccolo intervento per sanare il problema. In ogni caso è sempre buona norma farsi visitare da uno specialista che saprà indicare cura e soluzione al calazio.
L’orzaiolo, invece, è una leggera ma fastidiosa infiammazione che colpisce le ghiandole sebacee delle palpebre dell’occhio che si trovano alla base delle ciglia. Può formarsi esteriormente, quando colpisce una ghiandola di Zeis, che produce delle sostanze oleose che attraverso i condotti escretori del lobulo sebaceo vengono immessi nella parte centrale del follicolo pilifero, o nella parte interna dell’occhio, la ghiandola di Melibornio. In sostanza l’orzaiolo è causato da un’infezione batterica provocata dallo stafilococco che attacca la palpebra e facendo ostruire i condotti escretori, da vita all’infezione.
I sintomi dell’orzaiolo sono molto comuni: rigonfiamento e arrossamento della palpebra, dolore localizzato nella zona colpita, talvolta senso di bruciore, lacrimazione eccessiva e fastidio all’esposizione della luce. Nella parte centrale dell’orzaiolo poi è possibile che si formi una pustola giallastra che contiene pus la quale tende a rompersi da sola, riducendo dolore e gonfiore.
Per quanto riguarda le cure dell’orzaiolo è necessario specificare due casi: se l’infezione è esterna, spesso va via spontaneamente, senza mai strizzarlo in quanto potrebbe infettare l’occhio. Esistono poi dei rimedi naturali per eliminare l’orzaiolo come gli impacchi di camomilla che favoriscono la pulizia del condotto escretore e tendono a lenire il dolore. Nei casi più gravi o con orzaiolo interne è necessario rivolgersi al proprio medico che consiglierà la giusta terapia.
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