(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 aprile 2016 – La natura a portata di touch: grazie ai diorami digitali oggi è possibile conoscere in modo approfondito e “toccare con mano” anche gli ecosistemi geograficamente più lontani mediante computer, tablet, LIM e altri strumenti digitali.
Il progetto scientifico Digital diorama – Diorami digitali per la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) è stato presentato nel corso della Conferenza stampa che si è svolta stamattina al Museo di Storia Naturale di Milano, durante la quale sono intervenuti Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, Domenico Piraina, direttore del Museo, Annastella Gambini, docente di Biologia dell’Università di Milano-Bicocca, Paolo Ferri, docente di Teoria e tecnica dei nuovi media dell’Università di Milano-Bicocca, e Anna Roselli, direttrice del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, Livorno.
Digital diorama ha l’obiettivo di porsi come un’innovazione radicale nella divulgazione e nell’insegnamento della biologia e dell’ecologia: un obiettivo che raggiunge attraverso modalità innovative di fruizione di diorami presenti nei musei di Storia Naturale, digitalizzati e resi esportabili nelle scuole e in postazioni multimediali aperte al pubblico.
Ma che cos’è, in concreto, un diorama? Il diorama è la riproduzione di un ambiente con animali, piante o altri elementi, realizzata secondo criteri scientifici. Questo strumento è stato utilizzato nei musei sin dalla prima metà dell’Ottocento a fini divulgativi, avvalendosi di effetti tridimensionali e particolarmente realistici. Nell’era del “Web 2.0”, i diorami si trasformano in interfacce interattive multimediali.
«Tre sono gli obiettivi del nostro progetto – ha spiegato Annastella Gambini, docente di Biologia all’Università di Milano-Bicocca – realizzare una didattica innovativa, favorendo l’accesso a tematiche trasversali che collegano fra loro tutti gli organismi viventi, rendere disponibile a tutti la possibilità di esplorare, seppur virtualmente, ecosistemi lontani e, infine, far conoscere i diorami dei musei di Storia Naturale, risorse preziose sia dal punto di vista scientifico, sia da quello storico-artistico».
La missione del progetto: dar vita ad un prodotto didattico interattivo in grado di facilitare l’apprendimento di tutti, come prevede il piano nazionale “Scuola digitale”. L’interattività consiste nel fatto che – se utilizzati mediante tablet o LIM – con il semplice tocco di un dito si mettono in evidenza gli hot spots, punti-chiave che rimandano a differenti livelli di fruizione, destinati a pubblici il cui livello di conoscenza delle tematiche ambientali è molto diverso: dagli studenti delle scuole primarie agli universitari, dai turisti agli insegnanti.
I diorami adottati da questo progetto, attualmente, sono quattro – tre provengono dal Museo di Storia Naturale di Milano, uno dal Museo del Mediterraneo di Livorno – e presentano altrettanti livelli di interattività: “Viaggio immaginario”, “Tematiche trasversali”, “Carta d’identità” e “Attività pratiche”. Nel lungo periodo, questi diorami digitali potrebbero configurarsi come il primo nucleo di un database internazionale in grado di “trasportare” fra le nostre mani (ad esempio, sugli schermi dei nostri tablet) habitat naturali riprodotti in scala che si trovano fra le mura di musei distanti anche decine di migliaia di chilometri.
Portato avanti grazie a un finanziamento del MIUR – il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – il progetto Digital diorama vede capofila il Dipartimento di Scienze umane per la formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e annovera fra i suoi partner il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, il Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Parco Nord Milano e l’Istituto comprensivo Copernico di Corsico.
I test di funzionamento del diorama digitale utilizzato come prototipo sono stati effettuati con la collaborazione di studenti e insegnanti dell’Istituto Copernico. Il Politecnico di Milano, durante la fase iniziale del progetto, ha condotto un’analisi accurata di come i bambini di età compresa fra i 5 e i 10 anni osservino l’interfaccia mediante eye tracking tecnologico e, in seguito, ha monitorato l’intera sperimentazione, svoltasi in un primo momento nella scuola partner e in seconda battuta in 15 realtà scolastiche sparse su tutto il territorio nazionale.
I Digital diorama saranno presentati al pubblico oggi pomeriggio alle 14,30 nel corso del Convegno che si terrà nell’Aula magna del Museo di Storia Naturale di Milano.
Redazione