Questo processo è tutt’ora in corso perché ancora vi è molto da fare per esempio sulla conciliazione dei tempi famiglia-lavoro e per agevolare la carriera femminile. Credo sia fondamentale ringraziare tutte le agenti che ancora oggi sono attrici della trasformazione”. “Con questo libro vogliamo rendere omaggio alla grande energia che tutte le donne agenti mettono ogni giorno nella loro professione, – dichiara il Comandante Antonio Barbato – a partire da Clementina Guarneri, una pioniera a Milano. Con lei ringrazio le nostre colleghe che soprattutto negli anni ’80-‘90 hanno fermamente lottato perché la Polizia locale facesse propri percorsi di pari opportunità anche in una professione che richiede particolari caratteristiche”. L’ingresso delle donne nel Corpo avviene molto gradualmente. Tra il 1978 e il 1981 sono assunte nella vigilanza urbana, oltre a Tina Guarnieri, altre diciassette agenti entrate alla spicciolata dopo il concorso del 1978. Alla fine degli anni ottanta le donne hanno raggiunto quota 140 su 2012 uomini. Nel 1993 diventano 329 (gli uomini sono 2111), pari al 13% della forza in organico. Tra i primi anni ’90 e il 2000 le donne della Polizia locale di Milano raggiungono oltre il 30% della presenza e occupano progressivamente i vari servizi e reparti. Nel 1997 aumenta anche il numero di donne in posizioni di comando. Oggi la Polizia Locale di Milano conta complessivamente di 3006 operatori di cui 930 sono donne (pari al 30,9% del totale). La posizione di comando intermedio (Commissario e Vice Commissario) è occupata da 159 uomini e 23 sono donne. Nelle posizioni di comando apicale, nel ruolo di Commissario Capo sono 23 gli uomini e 11 le donne mentre 2 uomini sono dirigenti.
Redazione