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LOMBARDIA. RIFORMA SANITARIA, MARONI: IN BRIANZA ESEMPI DI BUONE PRATICHE

Monza, 11 settembre 2015 –  "Con il nuovo Welfare lombardo anticipiamo il futuro". Lo ha ribadito il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, incontrando i giornalisti al termine della seconda tappa del ‘tour’ di illustrazione sul territorio lombardo dell’evoluzione del sistema sociosanitario, oggi al San Gerardo di Monza. All’incontro, che ha visto la partecipazione dell’Asl di Monza e Lecco, nonche’ delle Aziende ospedaliere di Lecco, Monza e Vimercate-Desio, erano presenti anche gli assessori Fabrizio Sala (Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese) e Antonio Rossi (Sport e Politiche per i giovani) e il sottosegretario Daniele Nava (Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione).

BUONE PRATICHE – Questi incontri, ha spiegato il Governatore, sono molto utili perche’ ci consentono di "di avere un confronto importante con gli operatori e di valutare le ‘buone pratiche’, che sul territorio della Brianza non mancano. Qui, ad esempio, c’e’ l’azienda ospedaliera di Desio-Vimercate, che e’ al top in Regione per quanto riguarda l’operazione ‘ambulatori aperti’ con oltre 23mila prestazioni. Un modello da studiare per estenderlo a tutta la Lombardia".

RICETTA ELETTRONICA – Un’altra cosa, ha proseguito Maroni, "e’ la ricetta elettronica, innovazione strepitosa di Regione Lombardia. Nel 2014 in Brianza sono state fatte 58mila ricette elettroniche. Quest’anno siamo a un milione e 423mila. Questo vuol dire: meno carta, piu’ controllo e’ piu’ efficienza. Queste e molte altre eccellenze – ha sottolineato – sono il nostro sistema sociosanitario, che io voglio migliorare ulteriormente ma che gia’ oggi e’ un modello per tutto il Paese".

APPLICARE COSTI STANDARD – Circa possibili nuovi tagli alla Sanita’ da parte del Governo, il presidente lombardo, e’ tornato a chiedere di "applicare i costi standard. Se tutte le Regioni spendessero come la Lombardia – ha fatto notare – si risparmierebbero 23 miliardi di euro". Noi – ha infine sottolineato – non abbiamo bisogno di ridurre la spesa, questa riforma serve per risparmiare ulteriormente risorse che verranno totalmente reinvestite nel sistema stesso, tagliando i ticket e le liste d’attesa".

Redazione

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