"In questi anni abbiamo investito molto per riqualificare gli ostelli in Lombardia: sono stati stanziati, dall’inizio della legislatura, inizialmente 5 milioni di euro e, in seguito, 1,2 milioni per riqualificare 20 strutture ed e’ stata avviata una campagna di comunicazione, che ha coinvolto web, carta stampata e radio ed e’ stata realizzata una cartina turistica della Lombardia con la presenza dei 79 ostelli, che costituiscono la rete regionale". Lo ricorda l’assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, in merito al ventilato ricorso all’uso degli ostelli per l’ospitalita’ dei profughi.
PROMUOVERE LA RICETTIVITA’ TURISTICA – "L’obiettivo e’, tuttora, quello di promuovere la crescita ricettiva di queste strutture – rimarca l’assessore Rossi -, che, anche in chiave Expo, sono di particolare interesse per il target dei giovani. Nell’ultimo anno, la ricettivita’ e’ cresciuta del 19 per cento e cio’ significa che gli interventi fatti sono andati a buon fine".
OSTELLI SIANO USATI SECONDO PROGETTI, NON PER PROFUGHI – "Ora, la scelta di ospitare i profughi negli ostelli, come e’ successo a Solarolo Monastero e Rivarolo del Re, in provincia di Cremona – afferma l’assessore -, non va certo in questa direzione e puo’ vanificare il lavoro finora svolto per favorire il turismo giovanile e low cost nella nostra Regione". "Penso che gli interventi promossi e finanziati da Regione Lombardia – conclude l’assessore Rossi – debbano poter soddisfare le finalita’ per le quali sono stati intrapresi e non essere destinati ad altri utilizzi".
Redazione