(mi-lorenteggio.com) Legnano, 31 luglio 2015 – Il Comune di Legnano dichiara guerra alla ludopatia. Il gioco d’azzardo patologico non è infatti soltanto un fenomeno sociale, ma una vera e propria malattia che rende incapaci di resistere all’impulso di passare ore ed ore davanti alle slot machine o a fare scommesse. Una recente ordinanza del sindaco Alberto Centinaio introduce orari di apertura molto rigidi per i locali da gioco (sale VTL, sale bingo, sale scommesse) e per quelli che ospitano apparecchi da intrattenimento (slot machine) all’interno di attività commerciali, somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, generi di monopolio, alberghi, ecc). Nel primo caso dovrà essere rispettato un orario giornaliero di apertura compreso tra le 9 e 12 e dalle 18 alle 23, festivi compresi. Anche gli esercizi commerciali dovranno tenere in funzione le “macchinette” negli stessi orari.
Una sentenza del TAR Lombardia di pochi mesi fa ha riconosciuto agli enti locali la possibilità di contribuire al contrasto dei fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo, “dal momento che – recita la sentenza – la moltiplicazione incontrollata delle possibilità di accesso al gioco a denaro costituisce di per sé un obiettivo accrescimento del rischio di diffusione dei fenomeni di dipendenza, con le ben note conseguenze pregiudizievole sia nella vita personale e familiare dei cittadini, anche di minore età) che a carico dei servizi sociali comunali (e quindi del bilancio comunale) chiamati a intervenire per fronteggiare situazioni di disagio connesse alle ludopatie”.
Siamo quindi di fronte ad una emergenza sociale e sanitaria che colpisce anche la nostra zona. Alcuni dati forniti dal SerT (Servizio per le Tossicodipendenze) dell’Asl Milano 1 rilevano che nella zona di Legnano sono risultate affette da ludopatia circa 150 persone negli ultimi tre anni.
La riduzione dell’orario di apertura delle sale gioco e di attivazione delle apparecchiature costituisce quindi uno strumento idoneo a limitarne la possibilità di utilizzo.
«Noi abbiamo fatto la nostra parte – commenta il sindaco Centinaio –; sono però consapevole che senza interventi legislativi ben più drastici e risolutivi da parte dello Stato sarà difficile sconfiggere questa piaga. Tutti sanno che attorno al mondo delle scommesse spesso ruotano interessi non sempre cristallini: continuare a ignorare il problema vuol dire rendersi complici di un grave fenomeno di illegalità e delle patologie sociali ad esso collegate».
Una sentenza del TAR Lombardia di pochi mesi fa ha riconosciuto agli enti locali la possibilità di contribuire al contrasto dei fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo, “dal momento che – recita la sentenza – la moltiplicazione incontrollata delle possibilità di accesso al gioco a denaro costituisce di per sé un obiettivo accrescimento del rischio di diffusione dei fenomeni di dipendenza, con le ben note conseguenze pregiudizievole sia nella vita personale e familiare dei cittadini, anche di minore età) che a carico dei servizi sociali comunali (e quindi del bilancio comunale) chiamati a intervenire per fronteggiare situazioni di disagio connesse alle ludopatie”.
Siamo quindi di fronte ad una emergenza sociale e sanitaria che colpisce anche la nostra zona. Alcuni dati forniti dal SerT (Servizio per le Tossicodipendenze) dell’Asl Milano 1 rilevano che nella zona di Legnano sono risultate affette da ludopatia circa 150 persone negli ultimi tre anni.
La riduzione dell’orario di apertura delle sale gioco e di attivazione delle apparecchiature costituisce quindi uno strumento idoneo a limitarne la possibilità di utilizzo.
«Noi abbiamo fatto la nostra parte – commenta il sindaco Centinaio –; sono però consapevole che senza interventi legislativi ben più drastici e risolutivi da parte dello Stato sarà difficile sconfiggere questa piaga. Tutti sanno che attorno al mondo delle scommesse spesso ruotano interessi non sempre cristallini: continuare a ignorare il problema vuol dire rendersi complici di un grave fenomeno di illegalità e delle patologie sociali ad esso collegate».
Redazione