Il Generale Camillo De Milato, presidente dell’associazione, ha chiesto al Ministro di rivedere l’assurdo progetto di trasferimento del reggimento. L’Artiglieria a Cavallo svolge compiti importanti ed esclusivi per la sicurezza nell’area metropolitana milanese: gestione della sicurezza militare del sito Expo come comando della task force dedicata, nonché rappresentanza (unico reparto dell’Esercito a indossare uniformi storiche e a mantenere formazioni a cavallo) e gestione dell’operazione “Strade Sicure” in Città.
Ministri di precedenti Governi disposero il trasferimento del Reggimento a Vercelli, privando così Milano e la sua area metropolitana (oltre 8 milioni di abitanti secondo stima OCSE) dell’ultimo reparto addestrato e operativo (è stato impegnato anche in Libano e Afghanistan) per compiti di carattere militare, ma anche di sicurezza in aree urbane, protezione civile, assistenza alla popolazione.
Il trasferimento non è però ancora esecutivo.
Il PD ha presentato due interrogazioni (Camera e Senato) al Ministro della Difesa per evitarlo e così il Movimento 5 Stelle e Lega Nord e in ultima l’interrogazione del sen. Albertini. I mezzi d’informazione milanesi e nazionali se ne sono occupati approfonditamente, ma servirebbe una maggiore attenzione al tema per evitare che venga preso un definitivo provvedimento (magari solo d’inerzia) epperò lesivo degli interessi di Milano e dei milanesi.
il Reggimento di Artiglieria a Cavallo (Voloire) è un’istituzione milanese dal 1887 (il Reggimento, uno dei più decorati d’Italia è stato fondato nel 1831 a Venaria Reale).
Il legame con la città è forte, significativo e proficuo.
L’Associazione Nazionale delle Voloire che rappresenta i militari in servizio ed in congedo del Reggimento ha realizzato a proprie spese la maglietta “Salva VOLOIRE”, indossata per l’occasione dal Generale allo scopo di testimoniare l’affetto verso il Reggimento e animare la campagna per la sua permanenza a Milano.
Oltre al Ministro l’Associazione ha incontrato gli onorevoli Emiliano Fiano e Lia Quartapelle (firmatari dell’interrogazione parlamentare) e l’onorevole Lorenzo Guerini, ex-Kepì (ha prestato servizio alle Voloire).
Redazione