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LOMBARDIA. GESTIONI ASSOCIATE, NAVA A GOVERNO: RICONOSCERE NOSTRE PECULIARITA’

(mi-lorenteggio.com) Milano, 15 luglio 2015 –  Un invito al Governo a tenere nella giusta considerazione le peculiarita’ della Lombardia sul tema delle Gestioni associate obbligatorie dei Comuni – con una segnalazione particolare per i casi della Val Brembana e del Consorzio dei Comuni dei Navigli – e’ stato rivolto dal sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava, in una lettera inviata oggi ai ministri Angelino Alfano (Interno), Maria Elena Boschi (Riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento) e Marianna Madia (Semplificazione e Pubblica amministrazione).

ASSOCIAZIONISMO VISTO CON FAVORE – Per far fronte alle diverse criticita’ legate all’applicazione della norma nazionale – alla base delle continue proroghe concesse ai Comuni (l’ultima scade il 31-12-2015) – "Regione Lombardia – scrive Nava – ha da tempo attivato numerose azioni a supporto dei Comuni in obbligo". "In alcune parti del territorio […] l’associazionismo – prosegue Nava – e’ sempre stato visto positivamente e, pertanto, le criticita’ riscontrate nel gestire insieme tutte le funzioni fondamentali derivano da riscontri empirici diretti". Inoltre, "la normativa attuale non considera altre forme particolari di gestione associata presenti sul territorio, diverse dall’Unione di Comuni e dalla convenzione, rendendo vano il lavoro fin qui fatto dai Comuni in molti anni di collaborazione".

 I CASI VAL BREMBANA E CONSORZIO NAVIGLI – A questo proposito, il sottosegretario segnala in particolare le situazioni della Val Brembana e del Consorzio dei Comuni dei Navigli. In entrambi i casi, esiste un modello associativo che ha dimostrato nel tempo la sua capacita’ di garantire risparmi ed efficienza ma che non e’ contemplato dalla legge. "Obiettivo – spiega Nava – […] di tutte queste amministrazioni e’ quello di continuare a garantire ai cittadini servizi efficaci ed efficienti".

LE SPECIFICITA’ DELLA LOMBARDIA – Tra gli altri punti, Nava segnala le "difficolta’ legate alla posizione territoriale", la presenza stessa di "molti Comuni di piccole dimensioni", la maggior parte dei quali (934 su 1.530) sono soggetti all’obbligo di Gestione associata, e la gestione del personale che, applicando la legge, "spesso nel breve periodo porta a un aumento e non a una diminuzione di costi, andando contro alla ratio stessa della norma".

DISPONIBILI A COLLABORARE – "Sono quindi convinto – conclude Nava – della necessita’ di una seria riflessione congiunta tra i diversi soggetti interessati, da attivare tempestivamente per evitare un ‘trascinamento’ della situazione sino alla inevitabile prossima proroga. […] In tal senso, intendo manifestare sin d’ora la piena disponibilita’ di Regione Lombardia a mettere a disposizione la propria esperienza nella facilitazione dei processi associativi, collaborando con gli uffici ministeriali nella redazione di una disciplina delle Gestioni associate obbligatorie che possa tener conto delle peculiarita’ dei territori interessati".

Redazione

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