Milano, 30 gennaio 2015 – "Se si vuole risparmiare davvero si deve andare verso l’unione dei Comuni sotto i 5 mila abitanti. Ha tempi più lunghi ma ti permette di raggiungere risultati concreti perché è una soluzione equilibrata". Cosi’ Massimo Garavaglia, assessore all’ Economia , Bilancio e Semplificazione di Regione Lombardia ai sindaci e amministratori dei Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti dell’ area metropolitana di Milano Ovest, ricevuti da Garavaglia, assieme al sottosegretario regionale con delega alle riforme istituzionali e agli enti locali, Daniele Nava, in un incontro che aveva per tema la Gestioni associate obbligatorie (Gao). "La cosa giusta – ha sottolineato Garavaglia – è che il territorio si organizzi proprio per rispondere a chi a Roma è contro le autonomie perché il Parlamento vuole le fusioni e non le unioni dei Comuni. Perché la differenza fondamentale sta tra l’imposizione dall’ alto di una normativa piuttosto che dalle collaborazioni nate da esigenze reali presenti sul territorio. La Città metropolitana è un esempio di quello che viene deciso dall’ alto: non esiste che comanda un non eletto dal popolo". L’incontro di oggi nasce "proprio da questa esigenza di collaborazione e di ascolto reciproco", ha voluto ribadire l’assessore lombardo ai sindaci presenti. Dopo aver ricordato che alla Regione sono stati tagliati 920 milioni dalla legge di stabilità, Garavaglia tuttavia ha ribadito che "la Regione vuole aiutare gli enti locali dando un contributo importante". Anche se "Il problema vero per il personale – ha spiegato – l’avremo con la completa attuazione della Delrio quando dovremo assorbire i 3 mila lavoratori in esubero delle province lombarde. Ma, se come Regione Lombardia ci organizziamo con un nostro modello, è meglio". Il titolare dell’ Economia regionale lombarda ha voluto evidenziare come importante "è la formazione organizzativa, ovvero come 4 o 5 enti diversi possono risparmiare e dare un servizio migliore". E ha portato l’esempio di Arca con la piattaforma acquisti Sintel: "possiamo per esempio organizzare corsi di formazione tra Comuni considerando che ad ora sono 1.100 le amministrazioni che hanno aderito con notevoli risparmi sulla finanza pubblica: quasi 400 milioni solo lo scorso anno".
Redazione