(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 settembre 2014 – Si apre l’opportunità di accesso ai servizi di pensione anticipata con prestiti Inps esclusivi per i contribuenti più maturi, ossia quanti sono in difetto di tre o quattro anni per il conseguimento della pensione. Una chance riservata all’eventualità di licenziamento per crisi dell’impresa. L’ipotesi potrebbe essere supportata dalle misura agevolate di accesso al credito, con particolare riferimento a mutui e prestiti, www.inpdapprestiti.it e www.mutuoinpdap.org, di cui godono i dipendenti iscritti a Inps ed ex Inpdap.
Fino a pochi mesi la cronaca aveva portato all’attenzione del grande pubblico, il caso dei soggetti che ricadono nella cosiddetta “quota 96” della scuola. Diverse migliaia di docenti costretti a continuare a lavorare senza poter ottenere il pensionamento a causa dell’introduzione della riforma Fornero, risalente al 2012.
Adesso la prossima legge di stabilità 2015 potrebbe sanare varie situazioni critiche. L’esecutivo Renzi dovrà quindi porre una soluzione alla questione pensioni, spesso rimandata data la sua complessità. Di essa fanno parte infatti, oltre al fronte “quota 96”, gli esodati, il contributo di solidarietà sulle pensioni più ricche. Argomenti su cui, per il momento, non vi sono indicazioni certe. Sarà il governo a esprimersi nei prossimi mesi.
E mentre in molti provvedono al calcolo pensione per prevedere eventuali soluzioni di previdenza integrativa, il ministro Poletti, nel corso degli ultimi giorni, ha proposto l’uso del cosiddetto prestito Inps per fornire ai lavoratori l’accesso alla pensione anticipata. Una possibilità limitata ai lavoratori prossimi alla pensione (dai 3 ai 4 anni dal pensionamento). Questi contribuenti potrebbero richiedere una linea di credito all’Inps basata su un piano di ammortamento fatto di piccole rate.
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