19.4 C
Milano
lunedì, Settembre 16, 2024

Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

Podestà: «Percorribile la strada indicata da Angelino Alfano al quale suggerisco di riprendere il federalismo fiscale»

(mi-lorenteggio.com) Milano, 29 aprile 2012 – «Reputo necessario, in un momento in cui la pressione fiscale per ogni cittadino è vicina al 45% del proprio reddito, trovare le corrette modalità per rilanciare con urgenza sia la crescita sia i consumi – ha dichiarato, oggi, il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà -. È, d’altra parte, risaputo che un eccessivo carico di imposte si traduce inevitabilmente con un effetto recessivo sulla nostra economia. Meglio, dunque, tagliare gli sprechi, ove possibile, soprattutto, quelli legati alla spesa pubblica, attraverso l’accorpamento delle province e l’eliminazione degli enti a livello intermedio. Inoltre, comprendo l’alzata di scudi manifestata da alcuni amministratori locali mirata a contrastare l’adozione dell’Imu. La casa, per gli italiani, è, storicamente, una forma di investimento e di risparmio, condotta con scrupolo negli anni grazie a importanti sacrifici e rinunce. Meglio, probabilmente, concentrarsi pragmaticamente sul credito alle imprese. Se le imprese cessano di vivere, come tristemente i dati ci segnalano, va da sé che anche l’occupazione subisce preoccupanti flessioni. Per fare ciò, bisogna che le imprese vedano aumentare la propria capacità. Non è possibile gravare e appesantire ulteriormente questa realtà per non costringere coloro che possono delocalizzare a promuovere altrove il proprio business. Lo sostengo ormai da tempo: la troppa burocrazia impedisce la crescita occupazionale. Abbiamo lasciato a metà il federalismo fiscale che portato a compimento porterebbe responsabilizzazione del territorio capace di recuperare efficienza. Infine, ho trovato di estremo buon senso la proposta lanciata dal segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, di promuovere, attraverso un disegno di legge, una sorta di compensazione sulle tasse per quelle imprese che risultano creditrici nei confronti dello Stato. Quando lo sviluppo del Paese è in pericolo è giusto compiere tutte le azioni possibili per interrompere il rischio di veder perdurare per tutto l’anno l’onda lunga della crisi e della recessione causata della mancanza di liquidità all’interno del sistema Italia».

Redazione

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Ads -
2,585FansMi piace
160FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultime news

- Ads -