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Ghiaccio. Il formiato garantirà l’operatività dei voli

(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 03 febbraio 2012 – In granuli buca il ghiaccio. Allo stato liquido, penetra negli strati più profondi delle lastre e le trasforma in acqua. Con un vantaggio: l’ecocompatibilità. È il formiato sia di sodio sia di potassio e
la loro combinazione è quella più utilizzata oggi dagli aeroporti per garantire la massima efficienza di tutte le piste di atterraggio e di decollo. Hanno preso il posto di altri prodotti che avevano capacità deghiaccianti meno incisive e soprattutto generavano effetti collaterali nell’ambiente per loro natura chimica più aggressiva.
La società che li distribuisce è la Brenntag S.p.A., che ha undici siti operativi in Italia e fra questi quello di Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, è uno dei più importanti.
“Solo ieri – spiega il direttore commerciale di Brenntag spa, Nicola Tortorella – sulle piste di Torino Caselle sono stati sparsi ottantamila chilogrammi di prodotto. Ma stiamo fornendo in tempo reale ogni aeroporto del nord”.
Così, nonostante il freddo polare che interesserà tutta l’Italia settentrionale nelle prossime ore, potrà essere forse scongiurato il rischio di chiusura degli aeroporti, che non solo devono garantire piste libere da neve o ghiaccio, ma assicurarsi che non si formino incrostazioni tipiche nel caso in cui venisse utilizzato il cloruro di sodio o il sale marino con antigelo, impiegati sulla rete viaria italiana.
Tra l’altro, lungo le strade, soprattutto quelle a elevata percorrenza, accanto all’azione chimica del sale industriale c’è un effetto meccanico provocato dalle autovetture che, con il solo transito, scaldano il terreno. Negli aeroporti, ma anche nei grandi parcheggi, quest’ultimo fenomeno non si registra.
“Il cloruro – spiega Dino Chelli di Brenntag – è un pericolo per le piste degli aeroporti perché è altamente corrosivo sia per il cemento e l’asfalto sia per i metalli. Inoltre ha un effetto sgelante limitato. Nel senso che, sotto una certa temperatura, intorno ai -7 gradi, perde la sua capacità di sciogliere il ghiaccio”.
Le sostanze fornite da Brenntag e utilizzate attualmente dalle società di gestione delle aviostazioni sono invece efficaci anche a -55° C.
“La nuova famiglia di sghiaccianti oggi utilizzati sulle piste aeroportuali – prosegue Chelli – è formata da due prodotti, il formiato di potassio liquido e il formiato di sodio in granuli, che combinano l’elevata capacità sghiacciante con il fatto di non danneggiare le superfici delle piste di atterraggio e decollo. Elemento non secondario, visto che sono versati in grandi quantità. Gli sghiaccianti distribuiti da Brenntag e venduti con il marchio Safegrip – precisa Chelli – sono anche ecocompatibili per le loro caratteristiche di non tossicità e completa e rapida biodegradabilità”.

V.A.

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