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La Provincia di Milano rispetta il Patto di stabilità

(mi-lorenteggio.com) Milano, 29 dicembre 2011 – Anche quest’anno, dopo 12 mesi all’insegna del rigore e della buona amministrazione, la Provincia di Milano chiude in equilibrio il proprio bilancio (un ottavo di quello del Comune di Milano e un trentesimo di quello della Regione Lombardia) e, soprattutto, nel rispetto del Patto di stabilità grazie a un saldo positivo stimato in un +31,7 milioni di euro. Si tratta, dunque, di un risultato importante che l’Amministrazione è riuscita a cogliere neutralizzando il decremento dei trasferimenti destinati agli Enti pubblici indotto dalla crisi economica globale anche grazie allo sviluppo graduale di una serie di provvedimenti mirati a circoscrivere il rischio di possibili sforamenti pure nei prossimi anni. Risulta, infatti, estremamente importante scandire che il conseguimento di questo traguardo, dove le entrate sopravanzano le spese, garantisce pure la gestione di un contenuto avanzo di bilancio. Il raggiungimento dell’obiettivo è stato realizzato grazie a una articolata manovra. La nuova Amministrazione Provinciale, insediatasi nel 2009, ha, innanzitutto, drasticamente limitato la contrazione di nuovo indebitamento. Per esempio, due anni fa, sono stati sottoscritti mutui per 56,4 milioni di euro, nel 2010 per euro 5,2 milioni, mentre nell’anno corrente non è stato assunto nuovo debito. S’è poi dedicata grande attenzione alla realizzazione delle entrate di parte corrente (recuperi di canoni e spese di gestione di immobili provinciali affidati ad altre amministrazioni pubbliche) e agli incassi in conto capitale (importanti sono stati quelli provenienti dalla Regione Lombardia per il finanziamento di opere viarie e, del Comune di Milano, sempre per opere di viabilità). Al concorso del risultato ha contribuito, in forma significativa, anche Regione Lombardia, che ha concesso a Palazzo Isimbardi un plafond di 7,6 milioni di euro per spese in conto capitale, capace di alleggerire il traguardo di pari importo, raggiungendo i +24,1 milioni di euro. Si tratta di una positiva prova di collaborazione interistituzionale che ha dato vita ad un “patto” in cui Regione, Province e Comuni hanno potuto compensare le proprie posizioni a parità di obiettivo consolidato. Infine, la partecipazione ad Expo 2015 ha permesso di neutralizzare altri 20 milioni di Euro, valore, comunque, insufficiente rispetto alle necessità: le spese afferenti l’Esposizione universale sono, in realtà, oltre due volte l’importo riconosciuto. Peraltro, l’agevolazione, che riguarda anche il Comune di Milano per 110 milioni di euro riguarda il solo anno 2011 con prospettive incerte per il futuro. Il raggiungimento della meta rappresenta un elemento di virtuosità per il bilancio provinciale e al contempo permette di evitare le pesanti sanzioni previste per gli inadempienti (blocco dei prestiti, delle assunzioni di personale, e taglio ai trasferimenti). Un esito virtuoso, e in controtendenza, rispetto alla situazione di seria difficoltà in cui versano gli Enti locali.

«Siamo riusciti a rispettare il Patto di stabilità grazie a un lavoro virtuoso e attento che ha riguardato sia la drastica riduzione delle spese sia l’aver stimolato le entrate – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà -. Quest’anno l’Ente ha chiuso con un avanzo attivo, che ha significato, anche rispetto all’anno precedente, un aggravio di oltre 10 milioni di euro. Inoltre, abbiamo, neutralizzato 20 milioni di investimenti su Expo 2015 che risulta essere uno dei temi fondamentali che ho spesso voluto sottolineare. Bisogna comprendere che gli Enti locali coinvolti o hanno una non incidenza nella regola del Patto di stabilità per le risorse che impiegano o saranno costretti a non impiegarle. L’evento è un impegno del Governo italiano e il beneficio della sua realizzazione andrà ben al di là del nostro territorio. Continuo, dunque, a chiedere con forza che ci sia un’esenzione dall’incidenza del Patto rispetto agli investimenti affrontati per la realizzazione delle opere ricordando, inoltre, che la “mission” dell’Ente, che non può essere tradita, è volta a garantire il mantenimento delle strade, degli edifici scolastici e la formazione professionale».

Redazione

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