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Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

Nasce a Binasco l’Università del Tempo Libero

(mi-lorenteggio.com) Binasco, 10 settembre 2011 – Battesimo insolito e coinvolgente quello dell’ “Università del tempo libero” di Binasco, che ha richiamato i cittadini in due serate consecutive, unendo la commemorazione per i 150 anni dell’unità d’Italia alla presentazione dell’ultima ( ma solo in ordine di tempo!) associazione binaschina.
Era un sogno accarezzato da tempo: dar vita, all’ombra del Castello, a una serie di attività prettamente culturali, aperte a tutti e con un occhio di riguardo alla cosiddetta terza età, forse con maggior tempo libero a disposizione. Università del tempo Libero si chiama infatti la nuova realtà , il cui motto, quanto mai appropriato è “La cultura non invecchia mai”e nasce ad opera di un gruppo di appassionati: Ornella Anderlini, Luigi Bosatra, Mattea Digregorio, Gabriella Gerli, Luigi Gritti, M. Luisa Mura, Silvia Oliari, Gaetana Venerucci, che si appoggiano, per la parte burocratica, all’Anteas di Milano, impegnata sia nel volontariato sia nelle attività culturali.
La sera dell’8 sul palco davanti al Castello si è tenuta la prima presentazione: quest’anno ci saranno 4 corsi, e precisamente: Storia del Territorio; Viaggio, viaggiatori ed esploratori nella storia dell’arte; Linguaggio poetico, comprensione e creazione; Asia, un lungo viaggio intorno al sole.
I docenti ne hanno brevemente illustrato i contenuti, dopodiché si è passati all’iniziativa “Binasco unita: io c’ero, la mia firma sul telo”, con la quale si è voluto sottolineare lo spirito di amicizia e collaborazione comuni, nel ricordo del comune passato. Non a caso Binasco viene definito il paese delle cento associazioni, le cui iniziative occupano tutto settembre e una parte di ottobre, e la collaborazione tra le quali è una ricchezza preziosa. Alla presenza del sindaco, Giovanni Castoldi, e degli assessori Re, Oliveri, Gagliardi, Frigerio, Guerriero, dell’assessore incaricato della Protezione Civile, Ciolli, del Maresciallo dei carabinieri, delle suore, dei rappresentanti di molte associazioni e del numeroso pubblico è stato svolto il telo, di dimensioni imponenti, con il contorno dell’Italia e i loghi dei partecipanti, dipinto da mani volenterose nel corso dell’estate.
Quindi tutti sono stati invitati a firmare per un “io c’ero” che ricorda il manzoniano “ chi ai suoi figli narrandolo un giorno, dovrà dir sospirando io non c’era” anche se oggi per fortuna non si tratta di una rivoluzione, ma di una testimonianza. La prima firma è stata del sindaco, poi una fila ordinata, quasi come per la risottata, ha atteso il suo turno, mentre sul palco si alternavano le immagini relative ai futuri corsi.
Il giorno successivo dalle 18 è stato possibile continuare a firmare fino alle 21, quando è iniziata la seconda fase. Con l’accompagnamento del Corpo bandistico S. Cecilia e della corale Beata Veronica, i volontari della Protezione Civile hanno proceduto a sollevare il telo sugli spalti del Castello, da dove sarà visibile per tutto il settembre binaschino e forse oltre.
Tra i presenti una delegazione francese di Saint Aubin du Medoc, guidata dall’assessore Andrè Schoell, a Binasco per un gemellaggio riguardante appunto scuola e cultura. Quindi anche firme d’oltralpe sul telo, come buon auspicio per tutte le attività future, che poggiano su di un condiviso passato. Per ogni informazione è possibile rivolgersi in Biblioteca tel.0290578163

Valeria Acquarone

(aggiornato alle ore 17.46)

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