mi-lorenteggio.com) Milano, 24 marzo 2011 – La Polizia Locale nell’ambito dell’operazione "Fabio Massimo" ha arrestato un latitante tunisino di 33 anni, S.M.D.W., domiciliato a Milano, accusato di associazione a delinquere e ricettazione aggravata. L’uomo era ricercato in quanto facente parte (era uno dei ‘meccanici’) di un’organizzazione criminale specializzata nel furto, ricettazione e riciclaggio di veicoli mediante la loro contraffazione sgominata dai vigili a fine febbraio. E che aveva la sede in un’officina meccanica di via Fabio Massimo. Il tunisino è stato sorpreso in una carrozzeria di Sesto Ulteriano dove lavorava da un mese. Il titolare verrà indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento del lavoro nero. Il tunisino è un clandestino già fermato 25 volte e in Italia dal 2002. Ha precedenti per spaccio, ricettazione e resistenza ed è già stato espulso dalla Questura di Enna. Finito più volte in carcere, era uscito di galera nell’agosto 2006 grazie all’indulto. Ora è di nuovo a San Vittore.
L’operazione ‘Fabio Massimo’ eseguita dal personale del Comando di Zona 4 aveva portato lo scorso febbraio all’arresto del titolare dell’officina, M.T., 63 anni, ‘capo’ dell’organizzazione, unitamente a R. P. di C., 50 anni, lo specialista dei furti, e ai ‘meccanici’ abili nell’assemblare pezzi e riciclare motori, ovvero A.d.N., 59 anni, e G.P., 63 anni. Parallelamente il Nucleo problemi del territorio aveva svolto un’analoga operazione contro un sodalizio criminoso che aveva la base operativa in un’officina di via Cafiero. Complessivamente erano scattate 57 denunce, 8 arresti e il sequestro di 4 locali adibiti a officina. Le due diverse operazioni, coordinate dal sostituto procuratore Maria Teresa Latella, avevano stroncato un giro d’affari illecito per alcuni milioni di euro. Oltre a consentire, tra l’altro, il recupero di 73 veicoli rubati.
“Grazie all’abilità investigativa della Polizia Locale – dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – con questo arresto abbiamo chiuso il cerchio. Ed è stato scovato l’ultimo associato a una banda dedita al furto di auto e al traffico illecito di componenti ‘taroccate’. Nel 2010 i furti d’auto sono calati del 9% secondo i dati della Questura. Dunque anche su questo aspetto diminuiscono i reati con il contributo dei vigili. Mi chiedo – aggiunge De Corato – come possa essere ancora in Italia un clandestino di tale profilo criminale. Come possa avere beneficiato dell’indulto, come lo si sia potuto trattare coi guanti bianchi. Ed è un errore il recente orientamento della Procura di Milano che, basandosi su una nuova discutibile direttiva europea, mai recepita dal governo italiano, dispone la scarcerazione degli irregolari che non abbiano ottemperato a ordini di espulsioni della Questura. Alla luce del boom di flussi dal Maghreb che investirà Milano (dalla Tunisia sono fuggiti 11 mila detenuti) è una misura che non garantisce alcuna sicurezza”.
V.A.