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Ambrosi (Assolatte): in Italia si dovrebbe consumare più latte, ma la spesa per questo alimento si riduce

(mi-lorenteggio.com) Milano, 1° giugno 2010 – Oggi si festeggia la Giornata Internazionale del Latte, alimento prezioso e insostituibile. In questa occasione, il Presidente di Assolatte Giuseppe Ambrosi ringrazia le aziende che si sono distinte nella produzione di latte alimentare e per il lavoro che esse svolgono quotidianamente, a garanzia della qualità e della sicurezza del prodotto.
“L’industria – sottolinea Ambrosi – ha investito e continua ad investire per garantire ai cittadini latte di ottima qualità, sicuro e adatto a tutte le esigenze. Oggi, ognuno può acquistare il prodotto più adatto ai propri gusti: intero, parzialmente scremato o scremato, fresco o a lunga conservazione, delattosato o arricchito. Insomma, un prodotto davvero su misura! Senza dimenticare che grazie all’attività industriale il latte raggiunge ogni giorno tutti gli 8.100 Comuni del nostro paese, in confezioni sempre più pratiche.”
“In Italia, purtroppo – evidenzia Ambrosi – si consuma poco latte: i consumi arrivano a 56 litri a testa, mentre i nutrizionisti e la stessa Piramide alimentare dell’Istituto Nazionale della Nutrizione (www.piramidealimentare.it) raccomandano livelli ben più elevati.”
Ogni giorno, un adulto dovrebbe mangiare due porzioni da 125 grammi di latte e/o yogurt, che corrispondono ad un consumo annuale di circa 90 litri di latte all’anno. Ben più vicini a questi livelli sono gli altri paesi europei, come la Spagna (108 litri all’anno), il Regno Unito (106 litri), la Francia (87 litri).
Il consumo dovrebbe essere ancora superiore in alcune fasce della popolazione, perché il calcio contenuto nel latte è fondamentale per un corretto sviluppo osseo e per la prevenzione di alcune malattie degenerative come l’osteoporosi.
“Nel nostro Paese – ha proseguito Ambrosi – il consumo dovrebbe aumentare e invece stiamo assistendo ad una progressiva riduzione degli acquisti.

Le cause sono numerose, tra queste va sicuramente ricordato il dilagare di una cattiva informazione sulle proprietà di questo prezioso alimento, campagne che portano molti consumatori a privarsi del latte in favore di altri alimenti, che non hanno la stessa genuinità, né le medesime caratteristiche nutrizionali.”
“Ci vorrebbero ha quindi concluso Ambrosi – campagne di sensibilizzazione, sostenute da nutrizionisti, pediatri e medici di base, con l’obiettivo di aumentare il consumo di latte e contrastare la cattiva informazione che spesso dilaga nel nostro paese.”

Redazione

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