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Milano. Carcere Bollate, presentato progetto riciclo rifiuti da apparecchiature elettriche

Milano, 31 maggio 2010 – “Puntare sulle competenze professionali e sulla formazione è il modo migliore per rendere il carcere non solo un’esperienza punitiva, ma una occasione di riscatto. Milano crede nel recupero di chi ha sbagliato e si rende disponibile a un percorso di reinserimento”. Così è intervenuta il Sindaco Letizia Moratti alla presentazione del progetto sperimentale regionale ‘RAEE nelle Carceri’, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che ha l’obiettivo di creare opportunità di lavoro all’interno della II^ Casa di Reclusione di Bollate, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lombardia, Provveditorato Regionale per l’Amministrazione penitenziaria e Amsa.
Presenti il sottosegretario di Stato alla Giustizia Giacomo Caliendo, l’assessore regionale all’Ambiente Marcello Raimondi, il provveditore regionale Luigi Pagano, il Presidente della Commissione Carceri del Consiglio comunale Alberto Garocchio e il presidente di AMSA Sergio Galimberti.
‘RAEE’ prevede la creazione del primo impianto industriale milanese per il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che darà lavoro a un centinaio di detenuti. Il Comune di Milano investe circa 800mila euro per questo progetto.
“La formazione – ha proseguito il Sindaco – che gli operatori acquisiranno sarà spendibile anche fuori dal carcere nel mondo del lavoro. Inoltre questo progetto connette direttamente il mondo carcerario ai temi della sostenibilità ambientale e fa compiere alla nostra collaborazione con gli istituti di reclusione un passo avanti”.
Ogni anno circa un centinaio di detenuti partecipano ai percorsi di inserimento lavorativo attivati dal nostro ufficio di mediazione al lavoro, attraverso l’attivazione di tirocini formativi e di orientamento e con l’incentivo di una borsa lavoro.
Fra le iniziative sostenute dal Comune: il contratto sottoscritto con ‘Milano Ristorazione’ per l’acquisto quotidiano del pane prodotto dal forno nel carcere di Opera, il progetto che per un anno coinvolge detenuti per la pulizia e la cura del verde dei cimiteri e altri che si prendono cura dei parchi cittadini. A questi si aggiungono i detenuti che dal 2007 sono stati incaricati, sempre attraverso AMSA, del servizio rimozione graffiti e altri detenuti volontari impiegati come spalatori nei giorni dell’emergenza neve.
“Sono certa – ha concluso Letizia Moratti – che Milano potrà contare sulla vostra voglia di riscatto, di dignità, di partecipazione alla vita civile della città e del Paese”.

V.A.

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