(mi-lorenteggio.com) Milano, 13 maggio 2010 – “I produttori di latte sono in ginocchio per il maltempo. Sono finiti i mangimi per le vacche – ha dichiarato Paola Santeramo, presidente Cia Milano-Lodi-Monza e Brianza – e il costo del fieno sul mercato è aumentato del 33% per la speculazione. I danni si ripercuoteranno per tutto l’anno. E’ questo l’ennesimo duro colpo per l’agricoltura a causa delle piogge di queste settimane, che già hanno fortemente danneggiato le coltivazioni di frutta e verdura”.
Il raccolto di fieno maggengo (foraggio classico) è in ritardo già di 15/17 giorni, e, dal momento in cui cesseranno le piogge, ci vorranno almeno 7 giorni per poter andare nei campi con i trattori. Le scorte sono finite perché già lo scorso anno la produzione era stata inferiore alla media. L’approvvigionamento sul mercato cui sono costretti gli allevatori per alimentare le vacche ha visto crescere i prezzi del fieno da 14/15 euro a tonnellata a 19/20.
Anche l’annata degli insilati (foraggio conservato) è indietro, il taglio doveva avvenire tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, qui il danno sarà qualitativo, perché un mese di ritardo abbasserà la caratteristiche del prodotto.
Per effetto di questa situazione non è stato possibile seminare il mais, ma gli allevatori spesso hanno già acquisito le sementi, dovranno quindi prenderne altre che permettano il raccolto entro l’autunno, sperando di usare quelle rimaste nei magazzini delle cascine l’anno prossimo, per non aggiungere un altro costo a quelli di questo periodo. I pochi agricoltori che sono riusciti a seminare il mais, invece, avranno un calo tra il 20 e il 30%, perché questa coltivazione soffre molto quando nella fase della crescita, ora è attorno ai 20 cm, rimane parzialmente sommerso dall’acqua.
V.A.