(mi-lorenteggio.com) Opera 30 aprile 2010 E’ stato convocato per lunedì 3 maggio il direttivo del Parco Agricolo Sud Milano dopo che il Sindaco di Opera era intervenuto polemicamente in occasione della precedente seduta a cui il Presidente Guido Podestà non aveva potuto presenziare per impegni a Roma.
“Finalmente lunedì ci sarà il no categorico del Parco – afferma il Sindaco Ettore Fusco – ed in qualità di membro del direttivo farò il possibile affinché questa posizione sia presa con fermezza e portata avanti con determinazione da tutti, compreso il Presidente”.
Proprio Guido Podestà infatti, Presidente della Provincia, del Parco Sud e titolare della delega provinciale all’Ambiente, aveva dichiarato la scorsa settimana al Sole 24 ore che il lavoro di Penati sul Piano Rifiuti era da salvare e che la localizzazione all’interno del Parco Sud non aveva alternative plausibili poiché non vi erano pareri favorevoli di altri comuni. “Non abbiamo ancora letto smentite ufficiali – dice Fusco – da parte del Presidente”
Il Presidente si era spinto oltre dichiarando che la protesta in atto da parte dei sindaci era una “speculazione politica ridicola”. Parole queste, in particolare, che hanno mandato il Sindaco di Opera su tutte le furie: “Come si permette il Presidente della Provincia che nel suo programma parla di rispetto del dialogo con il territorio – afferma Fusco – di bollare come “speculazione politica ridicola” la volontà dei sindaci di molti comuni e di migliaia di persone, che sono scese in piazza a protestare sabato scorso, per dire no all’inceneritore?. E come può sostenere Podestà che non vi sono soluzioni alternative poiché non vi è il consenso dei sindaci di Sesto e dei comuni limitrofi quando a Opera gli abbiamo già detto a gran voce che neppure noi siamo d’accordo?. Qui adottiamo il sistema dei due pesi e due misure!”
Adesso la palla torna in mano alla politica e prima che la Regione si esprima con un parere sul progetto di Amsa è opportuno che ci siano le prese di posizione del Parco Sud e della Provincia dopo che i sindaci del Comune di Opera e di quelli vicini, escluso Milano, hanno già espresso palesemente il proprio dissenso.
Redazione