(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 25 marzo 2010 – Dopo i recenti arresti, che hanno coinvolto trasversalmente alcuni esponenti politici, un nuovo colpo di scena è avvenuto questa sera nella cittadina dell’hinterland milanese.
Solo sei consiglieri di maggioranza di centro-sinistra. come ci riferiscono Russumanno e Ghybly, erano presenti insieme a tutta l’opposizione di centro destra nel consiglio comunale appositamente convocato su richiesta del Prefetto per votare il bilancio consuntivo 2009 e preventivo 2010. L’opposizione ha espresso voto contrario, mandando così a casa la giunta Scundi, a soli tre giorni dalle elezioni.
Giuseppe Russumanno (immagine d’archivio)
"Se non ci fossero state le elezioni, il Comune sarebbe stato commissariato" dichiara Giuseppe Russomanno del PdL "Nè la giunta nè il sindaco erano presenti, un fatto veramente grave. Solo la responsabilità del centro destra ad essere presente ha permesso di far capire come Trezzano era amministrata in questi anni. Inoltre, alcuni di loro si sono ricandidati nelle prossime amministrative che si terranno tra tre giorni!! Che coraggio!".
Ghybly Francesco Lombardi (immagine d’archivio)
A rincarare la dose è Francesco Ghjbly Lombardi, candidato de La Destra, che, molto sconcertato ci dichiara: "Un’amministrazione di centro-sinistra che ha terminato il suo mandato in questo modo, così come ha amministrato, è questo spero che i cittadini di Trezzano ne prendano atto tra tre giorni".
Diverso il parere della maggioranza che smentisce quanto dichiarato dai Russomanno e Ghjbli. La Giunta non è caduta non è solo passato il bilancio. “Come Giunta avevamo predisposto un bilancio di previsione assolutamente tecnico, per consentire alla nuova Amministrazione che si insedierà di poter operare fin da subito, prevedendo poi variazioni in base al proprio programma di governo. Invece, il presidente del Consiglio ha voluto convocare ugualmente una seduta con un esito scontato”: il vicesindaco di Trezzano, Oliviero Camisani è critico sulla scelta di riunire il Consiglio comunale a tre giorni dalle elezioni amministrative.
“Mi è sembrato – prosegue Camisani – un ultimo colpo di coda, nel tentativo di bloccare l’attività amministrativa, da parte di persone che non hanno certo lavorato nell’interesse dei trezzanesi. Uno spreco di tempo incomprensibile. È infatti la prima volta in cinque anni – sottolinea il vicesindaco – che il presidente del Consiglio ha utilizzato una procedura d’urgenza, chiedendo addirittura l’autorizzazione al Prefetto di Milano, per convocare una seduta. Quando sapeva benissimo che molti consiglieri non si sarebbero presentati”.
“Una scelta dettata forse da un eccessivo personalismo o dal desiderio di accreditarsi presso forze politiche – conclude Oliviero Camisani – che negli ultimi cinque anni sono state all’opposizione”.
V.A.
(aggiornato alle ore 15.24)