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Rozzano. Case popolari, 1000 famiglie in graduatoria

(mi-lorenteggio.com) Rozzano 2 marzo 2010 – Politiche abitative come specchio dell’evoluzione della società. In un periodo in cui aumentano le difficoltà economiche delle famiglie, gli affitti del libero mercato salgono e la precarietà lavorativa è crescente, il numero delle persone che fanno domanda per un alloggio popolare a Rozzano si mantiene sempre alto. Più di mille persone sono entrate nella graduatoria definitiva emessa questo mese dall’ufficio casa del Comune. Un grande numero di cittadini a fronte dei circa 100 alloggi Aler che si rendono disponibili ogni anno.

Risultato dell’integrazione delle domande inoltrate lo scorso anno e dei rinnovi degli anni precedenti, la graduatoria riferita al bando 2009 è pubblicata all’albo pretorio del Comune e si può scaricare dal sito www.comune.rozzano.mi.it . I cittadini che hanno presentato domanda possono verificare online la posizione assegnata sia in ordine alfabetico che di punteggio.

Nelle prime posizioni in graduatoria ci sono soprattutto persone anziane e disabili, ma anche molte persone singole, spesso ragazzi giovani che desiderano allontanarsi dal nucleo famigliare d’origine e puntano ad un alloggio popolare. Numerosi anche i casi di sfratto, presentati soprattutto in fase di ricorso. Non sono tanti, invece, i nomi stranieri concentrati nelle prime posizioni anche se il numero dei cittadini stranieri entrati quest’anno in graduatoria è comunque significativo in proporzione alla popolazione rozzanese.

Segni dei tempi e di una città che cambia secondo il sindaco Massimo D’Avolio – “Il problema della casa non riguarda solo le famiglie emarginate o che vivono nel disagio sociale. Aumentano sempre di più i casi di famiglie normali, che non possono più pagare gli affitti chiesti dal mercato. La questione abitativa è ai primi posti dell’agenda politica e prosegue l’intervento dell’amministrazione comunale per risolvere morosità e abusivismo, situazioni che costituiscono un reato e una prevaricazione nei confronti di chi rispetta le regole”.

“Anche quest’anno, purtroppo, registriamo un’effettiva discrepanza tra la reale disponibilità degli alloggi e il numero delle domande pervenute – aggiunge l’assessore alle politiche abitative Miriam Pasqui – fortunatamente riusciamo a salvaguardare alcune condizioni di fragilità e ad aiutare le categorie più bisognose della popolazione come gli anziani, le persone con disabilità e le famiglie che hanno subito uno sfratto. Ma il nostro obiettivo rimane quello di rispondere alla crescente domanda di alloggi e di venire incontro ai cittadini che posseggono i requisiti per entrare in graduatoria”.

Redazione

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